Notizie: Sono nata a Verona. Insegno nella scuola primaria. Sono sposata e ho due figli. Sono attiva in politica dalle scorse amministrative; al momento faccio parte della segreteria cittadina, dell'assemblea regionale del PD e della conferenza delle donne del partito. Da anni partecipo come volontaria all'associazione “Il Germoglio onlus”, centro diurno che si occupa di bambini e adolescenti in difficoltà. Ho prestato la mia opera nella formazione dei mediatori culturali-linguistici del Comune e in attività interculturali e di insegnamento dell'italiano a bambini e donne adulte migranti, organizzate nelle mie sedi scolastiche e dal Germoglio. Ho partecipato alla formazione di insegnanti come esperta nell'insegnamento dell'italiano agli emigrati. Faccio attivamente parte del Comitato Acqua Bene Comune, che ha promosso il referendum contro la privatizzazione dell'acqua. Oggi sono candidata Pd al consiglio comunale di Verona.
Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi?
L'ho fatto con molto entusiasmo per mettere al servizio del partito la mia voglia di lavorare e perché sono convinta che l'ingrediente principale per vincere sia una squadra di persone motivate, come me. Inoltre mi pare che il settore sociale, nel quale sono più “esperta”, abbia bisogno di maggiore attenzione da parte dell'amministrazione.
Come giudica l’amministrazione uscente guidata da Tosi?
Molto appariscente ma poco efficace nella risoluzione dei problemi cittadini.
Quali problemi rimangono insoluti a Verona e per quali motivi non sono stati affrontati dalla Giunta Tosi?
Mi pare che i problemi più evidenti siano quelli relativi alla sicurezza degli abitanti. Si sente spesso parlare di risse e aggressioni, soprattutto verso persone che si giudicano “diverse” da sé. Non credo che il problema non sia stato affrontato ma di sicuro bisogna fare di più per garantire una civile convivenza fra le persone. Un'altra questione riguarda la viabilità, che è piuttosto caotica, e la possibilità di spostarsi in bicicletta per le strade: anche in questo caso, non c'è sicurezza per i ciclisti, le vie ciclabili sono poche e poco sicure. Inoltre la nostra città è una delle più inquinate d'Italia, con gravi danni per la salute dei cittadini. Credo che questi problemi siano stati sottovalutati dall'amministrazione attuale, non basta fermare parzialmente il traffico una domenica all'anno per pulire l'aria.
Quali sono i problemi che le stanno più a cuore e che intende risolvere? Mi stanno molto a cuore le politiche sociali relative agli anziani, ai disabili, ai giovani, ai nuovi cittadini, alle associazioni: una città non è fatta solo di case ma principalmente di cittadini, che soprattutto ora, al culmine di una grave crisi economica, hanno bisogno di politiche che li aiutino a superare i problemi quotidiani ed a vivere meglio, anche attraverso un ricorso più ampio alle splendide associazioni di volontariato che ci sono sul territorio, che potrebbero operare meglio mettendosi in rete. Inoltre, come insegnante, sono molto sensibile alla situazione di disagio che si manifesta in molti giovani, che andrebbero aiutati in modo più forte dalle istituzioni, anche perché questo disagio può sfociare in abbandono scolastico e casi di bullismo, sempre più frequenti nella nostra città. Le tematiche dell'ambiente mi appassionano e, oltre a partecipare al comitato Acqua Bene Comune, negli anni passati mi sono interessata del problema delle cave, numerose sul nostro territorio. Sono fermamente convinta che anche il rispetto e la cura del nostro ambiente possano portarci fuori da questa crisi. Sono per una raccolta differenziata più ampia, per il trattamento a freddo dei rifiuti, per un lavoro di ripristino dell'equilibrio idro-geologico compromesso nel nostro territorio, per una politica di risparmio energetico, anche tramite l'educazione alle nuove generazioni. Altro punto che ritengo importante nel mio programma, l'accoglienza e il rispetto verso i nuovi cittadini veronesi: penso che dovrebbero partecipare alle più importanti decisioni sul futuro della città e interagire in modo più completo con i veronesi “di vecchia data”.
Perché Verona nonostante gli eventi culturali che offre rimane una città provinciale?
E' una città provinciale perché non è inserita nelle grandi politiche a favore dei cittadini che possiamo trovare in altre città europee, per quanto riguarda appunto gli aiuti alle categorie sociali più a rischio (si pensi alle facilitazioni per le donne che lavorano, o per i ragazzi che studiano; siamo i più arretrati in questo campo). Il tessuto sociale non è amalgamato, i gruppi non interagiscono fra loro, c'è sempre un leggero sentore di “razzismo”verso i nuovi cittadini. Non si alleggerisce il traffico con soluzioni come le ciclabili o i parcheggi scambiatori, non si agisce sull'inquinamento ambientale, prevenendo di conseguenza anche alcune malattie. Si costruisce troppo quando non ce n'è bisogno, viste le migliaia di case sfitte che ci sono in città. Bisognerebbe creare zone verdi di benessere per i cittadini ma il verde è invece spesso eliminato (pensiamo a tutti gli alberi anche antichi tagliati in questo periodo). Inoltre ci sono poche attività per i giovani, che spesso devono accontentarsi dei bar o dei centri commerciali.
Quali fattori occorre utilizzare per avviare la crescita di Verona e renderla rilevante a livello Europeo ed Internazionale?
Ottimizzare le vie di comunicazione (aeroporto, ferrovia, strade) migliorando l'esistente senza peggiorare le condizioni della popolazione; favorire lo sviluppo di centri di ricerca scientifici e tecnologici; intensificare gli scambi culturali con gli altri paesi europei, sia quelli “storici” che quelli di nuova adesione (est).
Quale equilibrio occorre realizzare per ampliare la partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del Comune?
Agire in modo utile e trasparente portando a conoscenza dei cittadini tutte le azioni amministrative messe in atto per il governo della città. Solo in questo modo è sperabile un avvicinamento delle persone alla vita politica sfatando l'idea che quest'ultima sia solo interesse personale. Consultare e discutere con i cittadini sulle grandi scelte che interessano la città.
Vuole lanciare un messaggio ai cittadini veronesi per le prossime elezioni amministrative?
Il benessere di Verona passa soprattutto attraverso noi e la nostra partecipazione alla vita politica, soprattutto in questo momento storico. Nella nostra città, mettiamo le persone in primo piano.
Perché Verona nonostante gli eventi culturali che offre rimane una città provinciale?
E' una città provinciale perché non è inserita nelle grandi politiche a favore dei cittadini che possiamo trovare in altre città europee, per quanto riguarda appunto gli aiuti alle categorie sociali più a rischio (si pensi alle facilitazioni per le donne che lavorano, o per i ragazzi che studiano; siamo i più arretrati in questo campo). Il tessuto sociale non è amalgamato, i gruppi non interagiscono fra loro, c'è sempre un leggero sentore di “razzismo”verso i nuovi cittadini. Non si alleggerisce il traffico con soluzioni come le ciclabili o i parcheggi scambiatori, non si agisce sull'inquinamento ambientale, prevenendo di conseguenza anche alcune malattie. Si costruisce troppo quando non ce n'è bisogno, viste le migliaia di case sfitte che ci sono in città. Bisognerebbe creare zone verdi di benessere per i cittadini ma il verde è invece spesso eliminato (pensiamo a tutti gli alberi anche antichi tagliati in questo periodo). Inoltre ci sono poche attività per i giovani, che spesso devono accontentarsi dei bar o dei centri commerciali.
Quali fattori occorre utilizzare per avviare la crescita di Verona e renderla rilevante a livello Europeo ed Internazionale?
Ottimizzare le vie di comunicazione (aeroporto, ferrovia, strade) migliorando l'esistente senza peggiorare le condizioni della popolazione; favorire lo sviluppo di centri di ricerca scientifici e tecnologici; intensificare gli scambi culturali con gli altri paesi europei, sia quelli “storici” che quelli di nuova adesione (est).
Quale equilibrio occorre realizzare per ampliare la partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del Comune?
Agire in modo utile e trasparente portando a conoscenza dei cittadini tutte le azioni amministrative messe in atto per il governo della città. Solo in questo modo è sperabile un avvicinamento delle persone alla vita politica sfatando l'idea che quest'ultima sia solo interesse personale. Consultare e discutere con i cittadini sulle grandi scelte che interessano la città.
Vuole lanciare un messaggio ai cittadini veronesi per le prossime elezioni amministrative?
Il benessere di Verona passa soprattutto attraverso noi e la nostra partecipazione alla vita politica, soprattutto in questo momento storico. Nella nostra città, mettiamo le persone in primo piano.
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