Due giornalisti di L’Arena, Maurizio Battista e Manuela Trevisani, hanno condotto una interessante inchiesta sui benefit delle aziende pubbliche locali di Verona a favore dei vertici aziendali.
La grave crisi economica del paese avrebbe dovuto richiamare al senso di responsabilità e a comportamenti sobri per porre sotto controllo la spesa pubblica, eliminare gli sprechi e le spese inutili o ingiustificate. Questo non avviene nelle società pubbliche di gestione dei servizi pubblici locali, le quali garantiscono ai vertici aziendali i seguenti benefici: corsi di inglese, benzina gratis, biglietti a teatro e buoni pasto.
In occasione di una conferenza stampa a Berlino, Mario Monti ha dichiarato che occorre “più crescita e riforme strutturali che cancellino ogni privilegio delle categorie e delle corporazioni e superando «il problema italiano di chi protegge la propria circoscrizione elettorale”. Privilegi che “frenano la concorrenza e il mercato”.
Purtroppo a Verona si pensa che i sacrifici e l’eliminazione dei privilegi debbono essere fatti dagli altri.
Inoltre, occorre ricordare che a Verona vi sono
Infatti, al momento vi sono le seguenti società, distinte per settore, che operano:
- Trasporti: Atv, Atm e Aptv. Le società Atm e Aptv non gestiscono da diverso tempo il servizio di trasporto pubblico locale (scopo sociale) ed il loro mantenimento costa 356.367 euro come compensi agli organi della società. Occorre in questo caso unificare in un’unica società il servizio di trasporto locale;
- Igiene urbana: Amia, Ser.It, Transeco, Drv e Amia consulting. La società Amia può tranquillamente incorporare tutte le altre società e realizzare al suo interno delle business unit per le attività rilevanti delle società incorporate;
- Energia: Agsm Verona Spa, Agsm Energia, Agsm Distribuzione, Agsm Trasmissione. Le società Agsm Energia e Distribuzione devono essere separate per legge mentre la società Agsm Trasmissione può essere incorporata da Agsm Verona Spa, risparmiando i compensi assegnati all’amministratore unico ed i costi generali di supporto.
Occorre al più presto ridisegnare il numero delle società di gestione dei servizi locali e di conseguenza tagliare gli organi di gestione ed i relativi costi delle società incorporate.
Inoltre, è necessario eliminare l’attuale sistema di nomina dei soggetti nei consigli di amministrazione che consente la lottizzazione del potere tra i gruppi consiliari attraverso la sottoscrizione delle candidature da parte dei consiglieri comunali. Pertanto, occorre consentire la presentazione di candidature indipendenti dal sistema dei partiti, istituire per i candidati un colloquio pubblico e valutare con responsabilità ed indipendenza le conoscenze e le competenze dei candidati.
Eliminare i privilegi che attualmente vengono garantiti attraverso i benefit, la moltiplicazione delle società e la lottizzazione del potere consente di diminuire i costi ed intervenire sul livello delle tariffe dei servizi pubblici locali.
Si riporta l’articolo di Maurizio Battista e Manuela Trevisani, pubblicato su L’Arena del 13 novembre 2011
“Dall'auto all'iPad, i privilegi della Casta” I COSTI DELLA POLITICA. Mentre il prossimo premier Mario Monti promette sacrifici e sobrietà, a livello locale continuano comportamenti e spese ingiustificati
Politici e vertici aziendali pubblici non si fanno mancare nulla: dai corsi di inglese alla benzina gratis, dai biglietti a teatro ai buoni pasto
Mario Monti, probabile nuovo premier di un governo di emergenza nazionale, per anni commissario europeo e presidente della Bocconi ha messo subito tutti in guardia: basta con i privilegi in Italia. Quelli grandi e quelli piccoli. Perché si va dalle pensioni d'oro (o baby), ai menù scandalosi del Senato (i prezzi ora sono stati rivisti verso l'alto) fino ai benefit delle aziende pubbliche locali.
E anche Verona fa la sua parte: tra auto aziendali offerte e usate con disinvoltura, telefonini pagati dall'azienda, I Pad per tutti i consiglieri anche se il cda si riunisce una volta o due al mese quando va bene, corsi di lingua inglese perché non si sa mai che si debba andare all'estero, biglietti gratuiti per poter assistere (tutte le sere) agli spettacoli in Arena e al Teatro Romano, buoni pasto e così via l'elenco è lunghissimo. Ma sono questi solo alcuni dei benefit di cui godono presidenti, direttori e persino alcuni consiglieri dei Cda delle aziende partecipate dal Comune, che prevedono già compensi considerevoli per i loro vertici. A fare da corollario agli stipendi di quella che ormai tutti tendono a definire "la casta", ci sono anche piccoli privilegi: costi che vanno a gravare sui bilanci di queste aziende pubbliche e di cui i cittadini spesso non sono a conoscenza.
In pochi sanno, ad esempio, che lo scorso 20 aprile il Consiglio di amministrazione di Veronamercato ha approvato una delibera per l'acquisto di otto I-Pad, gli innovativi tablet della Apple, per 4.550 euro e di un galaxi-tab Samsung, al costo di 20 euro mensili per due anni. Un'iniziativa realizzata in nome del progetto di digitalizzazione del materiale di supporto per i lavori del Cda. Inizialmente avrebbero dovuto essere dieci galaxi-tab: poi la maggior parte dei membri ha optato per il più gettonato I Pad, ad eccezione di Annunciato Maccini, che ha preferito restare sulla vecchia opzione, e di Giorgio Gugole, che ha dichiarato di non essere interessato all'apparecchiatura, sollevando così l'azienda dall'acquisto. Almeno il direttore di Veronamercato Paolo Merci ha rinunciato al premio di produzione e in alternativa utilizza un'auto aziendale.
E le auto aziendali non mancano anche ad Amia, l'azienda che si occupa della raccolta di rifiuti: direttore e presidente hanno a disposizione un'Audi A6, mentre ad altri dirigenti sono stati destinati veicoli più economici, come Fiat Croma e altri modelli ma comunque a spese dell'azienda. Inoltre, pare ormai diventata consuetudine per i dirigenti rifornirsi di carburante agli impianti che si trovano all'interno dell'azienda, predisposti per i camion che si occupano della raccolta di spazzatura: non c'è pericolo di rimanere a secco per gli scioperi e il conto finale del carburante lo paga l'azienda. Ma non basta.
Tra i privilegi di cui possono godere i vertici di Amia, siano o meno qualificati come benefit, ci sono anche corsi di formazione: lezioni private di lingua inglese al presidente Stefano Legramandi e al codirettore Ennio Cozzolotto. E a tutti i dipendenti è stato dato in dotazione un telefono cellulare, che però distingue le chiamate di lavoro da quelle personali, addebitando queste ultime sui conti correnti del singolo lavoratore. Anche Agsm, la multiutility cittadina fornitrice di energia elettrica, ha messo a disposizione dei consiglieri del Cda, oltre che del presidente e del direttore generale, un telefonino (solo per le chiamate di lavoro) e un computer portatile. Le auto aziendali sono di prestigio e magari con il logo dell'azienda si cerca anche di avere l'immunità per parcheggiare la propria auto sul marciapiede come documentano le nostre foto, mentre si è seduti al ristorante per una cena a base di pesce.
E i vertici delle aziende comunali hanno per convenzione i biglietti gratuiti al Teatro Romano e in Arena: ma cosa se ne fa un presidente di azienda di biglietti gratuiti per assistere a tutte le rappresentazioni del Teatro Romano, tutte le sere? Giuseppe Venturini, presidente di Agec (l'azienda di gestione degli edifici comunali), si accontenta invece di buoni pasto del valore di 5,20 euro.
Piccoli - ma nemmeno tanto - privilegi della casta, che gli elettori, veronesi e non solo, sembrano sempre meno disposti a tollerare e chiedono un comportamento più sobrio: in Comune ha fatto scalpore l'estate scorsa che la dirigente straniera di un grande gruppo tedesco, ospite in città, abbia declinato l'invito in Arena per l'opera: non possiamo, si è scusata, ricevere omaggi da amministrazioni pubbliche. Maurizio Battista e Manuela Trevisani
- Energia: Agsm Verona Spa, Agsm Energia, Agsm Distribuzione, Agsm Trasmissione. Le società Agsm Energia e Distribuzione devono essere separate per legge mentre la società Agsm Trasmissione può essere incorporata da Agsm Verona Spa, risparmiando i compensi assegnati all’amministratore unico ed i costi generali di supporto.
Occorre al più presto ridisegnare il numero delle società di gestione dei servizi locali e di conseguenza tagliare gli organi di gestione ed i relativi costi delle società incorporate.
Inoltre, è necessario eliminare l’attuale sistema di nomina dei soggetti nei consigli di amministrazione che consente la lottizzazione del potere tra i gruppi consiliari attraverso la sottoscrizione delle candidature da parte dei consiglieri comunali. Pertanto, occorre consentire la presentazione di candidature indipendenti dal sistema dei partiti, istituire per i candidati un colloquio pubblico e valutare con responsabilità ed indipendenza le conoscenze e le competenze dei candidati.
Eliminare i privilegi che attualmente vengono garantiti attraverso i benefit, la moltiplicazione delle società e la lottizzazione del potere consente di diminuire i costi ed intervenire sul livello delle tariffe dei servizi pubblici locali.
Si riporta l’articolo di Maurizio Battista e Manuela Trevisani, pubblicato su L’Arena del 13 novembre 2011
“Dall'auto all'iPad, i privilegi della Casta” I COSTI DELLA POLITICA. Mentre il prossimo premier Mario Monti promette sacrifici e sobrietà, a livello locale continuano comportamenti e spese ingiustificati
Politici e vertici aziendali pubblici non si fanno mancare nulla: dai corsi di inglese alla benzina gratis, dai biglietti a teatro ai buoni pasto
Mario Monti, probabile nuovo premier di un governo di emergenza nazionale, per anni commissario europeo e presidente della Bocconi ha messo subito tutti in guardia: basta con i privilegi in Italia. Quelli grandi e quelli piccoli. Perché si va dalle pensioni d'oro (o baby), ai menù scandalosi del Senato (i prezzi ora sono stati rivisti verso l'alto) fino ai benefit delle aziende pubbliche locali.
E anche Verona fa la sua parte: tra auto aziendali offerte e usate con disinvoltura, telefonini pagati dall'azienda, I Pad per tutti i consiglieri anche se il cda si riunisce una volta o due al mese quando va bene, corsi di lingua inglese perché non si sa mai che si debba andare all'estero, biglietti gratuiti per poter assistere (tutte le sere) agli spettacoli in Arena e al Teatro Romano, buoni pasto e così via l'elenco è lunghissimo. Ma sono questi solo alcuni dei benefit di cui godono presidenti, direttori e persino alcuni consiglieri dei Cda delle aziende partecipate dal Comune, che prevedono già compensi considerevoli per i loro vertici. A fare da corollario agli stipendi di quella che ormai tutti tendono a definire "la casta", ci sono anche piccoli privilegi: costi che vanno a gravare sui bilanci di queste aziende pubbliche e di cui i cittadini spesso non sono a conoscenza.
In pochi sanno, ad esempio, che lo scorso 20 aprile il Consiglio di amministrazione di Veronamercato ha approvato una delibera per l'acquisto di otto I-Pad, gli innovativi tablet della Apple, per 4.550 euro e di un galaxi-tab Samsung, al costo di 20 euro mensili per due anni. Un'iniziativa realizzata in nome del progetto di digitalizzazione del materiale di supporto per i lavori del Cda. Inizialmente avrebbero dovuto essere dieci galaxi-tab: poi la maggior parte dei membri ha optato per il più gettonato I Pad, ad eccezione di Annunciato Maccini, che ha preferito restare sulla vecchia opzione, e di Giorgio Gugole, che ha dichiarato di non essere interessato all'apparecchiatura, sollevando così l'azienda dall'acquisto. Almeno il direttore di Veronamercato Paolo Merci ha rinunciato al premio di produzione e in alternativa utilizza un'auto aziendale.
E le auto aziendali non mancano anche ad Amia, l'azienda che si occupa della raccolta di rifiuti: direttore e presidente hanno a disposizione un'Audi A6, mentre ad altri dirigenti sono stati destinati veicoli più economici, come Fiat Croma e altri modelli ma comunque a spese dell'azienda. Inoltre, pare ormai diventata consuetudine per i dirigenti rifornirsi di carburante agli impianti che si trovano all'interno dell'azienda, predisposti per i camion che si occupano della raccolta di spazzatura: non c'è pericolo di rimanere a secco per gli scioperi e il conto finale del carburante lo paga l'azienda. Ma non basta.
Tra i privilegi di cui possono godere i vertici di Amia, siano o meno qualificati come benefit, ci sono anche corsi di formazione: lezioni private di lingua inglese al presidente Stefano Legramandi e al codirettore Ennio Cozzolotto. E a tutti i dipendenti è stato dato in dotazione un telefono cellulare, che però distingue le chiamate di lavoro da quelle personali, addebitando queste ultime sui conti correnti del singolo lavoratore. Anche Agsm, la multiutility cittadina fornitrice di energia elettrica, ha messo a disposizione dei consiglieri del Cda, oltre che del presidente e del direttore generale, un telefonino (solo per le chiamate di lavoro) e un computer portatile. Le auto aziendali sono di prestigio e magari con il logo dell'azienda si cerca anche di avere l'immunità per parcheggiare la propria auto sul marciapiede come documentano le nostre foto, mentre si è seduti al ristorante per una cena a base di pesce.
E i vertici delle aziende comunali hanno per convenzione i biglietti gratuiti al Teatro Romano e in Arena: ma cosa se ne fa un presidente di azienda di biglietti gratuiti per assistere a tutte le rappresentazioni del Teatro Romano, tutte le sere? Giuseppe Venturini, presidente di Agec (l'azienda di gestione degli edifici comunali), si accontenta invece di buoni pasto del valore di 5,20 euro.
Piccoli - ma nemmeno tanto - privilegi della casta, che gli elettori, veronesi e non solo, sembrano sempre meno disposti a tollerare e chiedono un comportamento più sobrio: in Comune ha fatto scalpore l'estate scorsa che la dirigente straniera di un grande gruppo tedesco, ospite in città, abbia declinato l'invito in Arena per l'opera: non possiamo, si è scusata, ricevere omaggi da amministrazioni pubbliche. Maurizio Battista e Manuela Trevisani
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