Michele Bertucco è il candidato, scelto dall’assemblea cittadina del PD, per le primarie del centrosinistra del 4 dicembre. Quaranta delegati su sessantotto dell’assemblea cittadina hanno sottoscritto la candidatura di Michele Bertucco.
Bertucco, 48 anni, è dipendente bancario, sindacalista e presidente regionale di Legaambiente e la sua candidatura alle primarie è sostenuta dal PD, Sinistra ecologia e libertà e Federazione della sinistra.
Alle primarie del 5 dicembre concorreranno Michele Bertucco, proposto dal PD e sostenuto dal centro sinistra con esclusione dell’Idv, Mario Allegri, docente universitario ed espressione esterna ai partiti, e Antonio Borghesi, sostenuto dall’Idv.
I giornali locali parlano impropriamente di sconfitta dell’area degli ex popolari (Giampaolo Fogliardi ed altri) poiché non hanno presentato alcuna candidatura alternativa a Michele Bertucco pur contando del 50% di delegati all’assemblea cittadina. In un primo momento la minoranza del PD scaligero aveva lanciato la candidatura di Silvano Filippi che con il trascorrere dei giorni si è dissolta quasi per incanto.
La necessità espressa dagli ex popolari di aggregare un’area vasta di elettori comprensiva dei moderati doveva essere espressa da una candidatura che non c’è stata. Pertanto ogni critica rivolta ai sostenitori di Michele Bertucco (Franco Bonfante e Vincenzo D’Arienzo) è sterile in assenza di una valida proposta alternativa.
La stessa dichiarazione di Roberto Uboldi che preferisce interessarsi delle elezioni vere anziché delle prove di forza interne al partito non corrisponde alla realtà dei fatti in quanto l’unica candidatura alle primarie è stata quella di Michele Bertucco.
Le candidature di Michele Bertucco e Mario Allegri, iscritti al Partito Democratico, rappresentano settori ampi e diversi della società civile ed allargano la platea dei consensi dei partiti del centrosinistra troppo spesso chiusi in se stessi o schiacciati dal protagonismo di Flavio Tosi.
Michele Bertucco è intervenuto nel dibattito invitando a parlare di problemi concreti ed ha affermato che la sua azione politica è indirizzata a unire ed a dialogare.
Fogliardi in questi giorni ha espresso la esigenza di non sbilanciare a sinistra il PD con la candidatura di Bertucco. Questa dichiarazione non è condivisile perché i problemi concreti della società civile veronese non possono essere classificati di sinistra o di destra. I cittadini vivono i problemi sociali è non fanno una classificazione anacronistica dei problemi ma desiderano che essi vengano risolti.
Se l’on. Fogliardi è convinto della sua tesi perché non si è adoperato a costruire una candidatura che rispondesse ai requisiti da lui espressi? Perché a questa sua esigenza doveva essere data risposta dalle altre componenti che avvertono altre priorità?
Adesso occorre superare le polemiche sterili che sono la conseguenza di scelte compiute dal Partito Democratico e disegnare lo sviluppo della città con scelte chiare e responsabili, usando un linguaggio accessibile agli elettori veronesi affinché possano capire ed essere coscienti della scelta che dovranno effettuare alle prossime elezioni amministrative.
Le primarie del centro sinistra rappresentano un avvenimento di ampia democrazia ed un'occasione per i cittadini veronesi di scegliere liberamente il candidato alternativo a Flavio Tosi per il bene della città. Quindi, occorre mettere da parte i nominalismi e pensare alla città come bene comune.
E’ necessario osare di più con impegno e speranza e presentare una discontinuità forte e trasparente rispetto alla gestione del comune di Verona da parte di Flavio Tosi.
La stessa dichiarazione di Roberto Uboldi che preferisce interessarsi delle elezioni vere anziché delle prove di forza interne al partito non corrisponde alla realtà dei fatti in quanto l’unica candidatura alle primarie è stata quella di Michele Bertucco.
Le candidature di Michele Bertucco e Mario Allegri, iscritti al Partito Democratico, rappresentano settori ampi e diversi della società civile ed allargano la platea dei consensi dei partiti del centrosinistra troppo spesso chiusi in se stessi o schiacciati dal protagonismo di Flavio Tosi.
Michele Bertucco è intervenuto nel dibattito invitando a parlare di problemi concreti ed ha affermato che la sua azione politica è indirizzata a unire ed a dialogare.
Fogliardi in questi giorni ha espresso la esigenza di non sbilanciare a sinistra il PD con la candidatura di Bertucco. Questa dichiarazione non è condivisile perché i problemi concreti della società civile veronese non possono essere classificati di sinistra o di destra. I cittadini vivono i problemi sociali è non fanno una classificazione anacronistica dei problemi ma desiderano che essi vengano risolti.
Se l’on. Fogliardi è convinto della sua tesi perché non si è adoperato a costruire una candidatura che rispondesse ai requisiti da lui espressi? Perché a questa sua esigenza doveva essere data risposta dalle altre componenti che avvertono altre priorità?
Adesso occorre superare le polemiche sterili che sono la conseguenza di scelte compiute dal Partito Democratico e disegnare lo sviluppo della città con scelte chiare e responsabili, usando un linguaggio accessibile agli elettori veronesi affinché possano capire ed essere coscienti della scelta che dovranno effettuare alle prossime elezioni amministrative.
Le primarie del centro sinistra rappresentano un avvenimento di ampia democrazia ed un'occasione per i cittadini veronesi di scegliere liberamente il candidato alternativo a Flavio Tosi per il bene della città. Quindi, occorre mettere da parte i nominalismi e pensare alla città come bene comune.
E’ necessario osare di più con impegno e speranza e presentare una discontinuità forte e trasparente rispetto alla gestione del comune di Verona da parte di Flavio Tosi.
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