Tanti avvenimenti in questi ultimi giorni per superare la crisi e tornare a crescere superando i problemi che da diverso tempo ci attanagliano.
Il Presidente Giorgio Napolitano, accompagnato dalla sua sensibilità democratica ed istituzionale,è stato determinante nello stabilire la via da seguire per superare la crisi politica determinatasi nella maggioranza a seguito della votazione del rendiconto finanziario dello Stato.
Le dimissioni postume del Presidente del Consiglio, cioè dopo l’approvazione della legge di stabilità accompagnata dal maxi emendamento, avevano aggravato la crisi di fiducia e di credibilità del mercato nei confronti dell’Italia con i seguenti effetti:
- I rendimenti sui BTP avevano superato il 7% per la prima volta dal 1997;
- Lo spread di rendimento dei BTP con i corrispondenti Bund tedeschi aveva raggiunto livelli record attestandosi a 570 punti;
- La borsa di Milano aveva subito dei crolli del 4%.
A questo punto occorreva prendere delle misure immediate per il bene dell’Italia. Il presidente Napolitano ha stabilito una road map al fine di ristabilire un rapporto corretto tra i mercati e le prospettive dell’Italia:
- Misure urgenti di politica economica che contrastassero la speculazione, rappresentate dal maxiemendamento presentato dal Governo sulla legge di stabilità;
- La nomina di Mario Monti a senatore a vita che lascia prevedere l’assegnazione dell’incarico a formare un nuovo Governo dopo le dimissioni di Berlusconi, le quali dovranno avvenire immediatamente dopo l’approvazione della legge di stabilità;
- La responsabilità di quasi tutti i partiti a sostenere la linea tracciata da Napolitano, il quale incaricherà sicuramente il senatore Mario Monti a formare un Governo capace di affrontare con serietà e urgenza i problemi economici del paese.
I primi effetti positivi che si riscontrano nei mercati finanziari sono i seguenti:
- Piazza Affari continua la ripresa con un rialzo di tre punti;
- Continua la discesa del differenziale di rendimento dei BTP a 10 anni con i corrispondenti Bund tedeschi. Lo spread si attesta a 476 e il tasso del decennale italiano scende al 6,61%.
Queste oscillazioni dimostrano che la fiducia e la credibilità sono fattori determinanti per i mercati finanziari.
Per la prima volta il Pdl apre un dibattito nel suo interno per stabilire se sostenere o meno il presunto Governo Monti. Il Pdl si divide, tra coloro che intendono andare immediatamente ad elezioni e coloro che la pensano in modo contrario, e non è ancora in grado di assumere una posizione politica definitiva.
Di Pietro ha dichiarato la sua contrarietà ad appoggiare un Governo Monti: “al buio non daremo la fiducia a nessuno. Vogliamo che si vada al più presto alle elezioni”. A cuasa di queste dichiarazioni Di Pietro ha ricevuto una rilevante ribellione da parte dei suoi fans ed elettori che hanno espresso la loro contrarietà su Facebook.
La Lega è contraria ad un nuovo Governo guidato da Mario Monti e spera di recuperare i voti dei suoi elettori delusi dal Governo Berlusconi, rimanendo fuori dal Governo.
La scelta di Mario Monti è una scelta puntuale ed utile all’Italia per la credibilità internazionale che egli possiede e per le sue competenze e capacità.
In un momento di grave crisi economica i partiti avrebbero dovuto pensare a superare i problemi sociali ed economici del Paese e non pensare agli interessi di Bottega. Purtroppo tale posizione responsabile non viene assunta da tutte le forse politiche.
Ristabilire la crescita economica, ridurre il debito pubblico, offrire prospettive ai giovani ed ai disoccupati e sostenere le classi più deboli che hanno pagato e pagano gli effetti della crisi sono gli obiettivi da conseguire nel più breve tempo possibile. Subito dopo con le elezioni politiche ristabiliscono le regole democratiche: maggioranza ed opposizione sempre nell’interesse dell’Italia.
In questi anni di Governo Berlusconi abbiamo assistito a posizioni della maggioranza di centro destra preoccupata degli interessi del premier e poco impegnata a risolvere i problemi urgenti del paese.
Quest’epoca finalmente si è chiusa ed occorre restituire la dignità e la fiducia che l’Italia merita. Non dobbiamo dimenticare gli sberleffi ricevuti a causa di Berlusconi, tutto preso da suoi interessi personali (leggi ad personam) e dalle inchieste giudiziarie che lo vedono coinvolto.
Questi eventi tristi e desolanti vanno ricordati affinché non si ripetano più.
- La responsabilità di quasi tutti i partiti a sostenere la linea tracciata da Napolitano, il quale incaricherà sicuramente il senatore Mario Monti a formare un Governo capace di affrontare con serietà e urgenza i problemi economici del paese.
I primi effetti positivi che si riscontrano nei mercati finanziari sono i seguenti:
- Piazza Affari continua la ripresa con un rialzo di tre punti;
- Continua la discesa del differenziale di rendimento dei BTP a 10 anni con i corrispondenti Bund tedeschi. Lo spread si attesta a 476 e il tasso del decennale italiano scende al 6,61%.
Queste oscillazioni dimostrano che la fiducia e la credibilità sono fattori determinanti per i mercati finanziari.
Per la prima volta il Pdl apre un dibattito nel suo interno per stabilire se sostenere o meno il presunto Governo Monti. Il Pdl si divide, tra coloro che intendono andare immediatamente ad elezioni e coloro che la pensano in modo contrario, e non è ancora in grado di assumere una posizione politica definitiva.
Di Pietro ha dichiarato la sua contrarietà ad appoggiare un Governo Monti: “al buio non daremo la fiducia a nessuno. Vogliamo che si vada al più presto alle elezioni”. A cuasa di queste dichiarazioni Di Pietro ha ricevuto una rilevante ribellione da parte dei suoi fans ed elettori che hanno espresso la loro contrarietà su Facebook.
La Lega è contraria ad un nuovo Governo guidato da Mario Monti e spera di recuperare i voti dei suoi elettori delusi dal Governo Berlusconi, rimanendo fuori dal Governo.
La scelta di Mario Monti è una scelta puntuale ed utile all’Italia per la credibilità internazionale che egli possiede e per le sue competenze e capacità.
In un momento di grave crisi economica i partiti avrebbero dovuto pensare a superare i problemi sociali ed economici del Paese e non pensare agli interessi di Bottega. Purtroppo tale posizione responsabile non viene assunta da tutte le forse politiche.
Ristabilire la crescita economica, ridurre il debito pubblico, offrire prospettive ai giovani ed ai disoccupati e sostenere le classi più deboli che hanno pagato e pagano gli effetti della crisi sono gli obiettivi da conseguire nel più breve tempo possibile. Subito dopo con le elezioni politiche ristabiliscono le regole democratiche: maggioranza ed opposizione sempre nell’interesse dell’Italia.
In questi anni di Governo Berlusconi abbiamo assistito a posizioni della maggioranza di centro destra preoccupata degli interessi del premier e poco impegnata a risolvere i problemi urgenti del paese.
Quest’epoca finalmente si è chiusa ed occorre restituire la dignità e la fiducia che l’Italia merita. Non dobbiamo dimenticare gli sberleffi ricevuti a causa di Berlusconi, tutto preso da suoi interessi personali (leggi ad personam) e dalle inchieste giudiziarie che lo vedono coinvolto.
Questi eventi tristi e desolanti vanno ricordati affinché non si ripetano più.
Nessun commento:
Posta un commento