Ieri i giornali hanno presentano il nuovo ministro alla Funzione Pubblica ed i sottosegretari del Governo Monti: biografie, meriti, incarichi.
Si è posta l’attenzione su eventuali conflitti di interesse, dimenticando che nel Governo precedente il premier Berlusconi è stata la persona che più di tutti dall’unità d’Italia in poi ha rappresentato il conflitto di interessi.
Per superare le polemiche sulla nomina dei sottosegretari Monti ha dichiarato che “la squadra è snella e forte”, ha respinto le critiche più dure “attenzione a parlare di conflitto di interessi, saremo di un’assoluta trasparenza” e rivolto ai partiti ha affermato: “Li aiuteremo a ritrovare un clima di riconciliazione con l’opinione pubblica”.
Vi sono alcuni avvenimenti che occorre ricordare per amore di trasparenza che riguardano Filippo Patroni Griffi, ministro della Funzione Pubblica, e Michel Martone, sottosegretario al Welfare.
Per il Ministro alla Funzione pubblica Pubblica, Filippo Patroni Griffi, è stata approvata una norma, contenuta nel decreto milleproroghe dell’anno scorso, su misura per lui. La disposizione consente ai membri della Civit che sono dipendenti pubblici di restare in ruolo e svolgere contemporaneamente le due funzioni con due stipendi. Si ricorda che Filippo Patroni Griffi è membro della Civit.
Per approfondire l’argomento vedi il seguente post: Milleproroghe a favore di Filippo Patroni Griffi
Inoltre, sono state presentate delle interrogazioni su alcune consulenze che la Civit ha deliberato.
Vedi i seguenti articoli:
- Pietro Ichino sulle consulenze della CiVIT
- CiVIT sotto i riflettori. Interrogazione di Vassallo e Bressa
Occorre ricordare che un anno fa il sottosegretario Michel Martone ha ricevuto una consulenza dall’allora Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, che al senatore Pietro Ichino sembrava inopportuna in quanto il padre era stato designato Presidente della Civit.
A tal proposito vedi l’articolo:
Brunetta e Martone piegano l’indipendenza della CiVIT
“Michel Martone, afferma il senatore del Pd Pietro Ichino esprimendo il suo giudizio sul neosottosegretario al Welfare, ha certamente la competenza giuslavoristica di cui il ministero del welfare ha bisogno per portare a compimento l'ambiziosa riforma di diritto del lavoro che Mario Monti ha indicato come capitolo di primaria importanza del suo programma di Governo”.
La polemica dell'anno scorso, precisa il senatore, ''riguardava più il ministro e il Presidente della Civit che Michel Martone, la cui competenza giuslavoristica non era e non è in discussione''. Anzi, aggiunge Ichino, lui ''è più in sintonia con il disegno di riforma organica per il quale ci siamo impegnati nei confronti dell'Europa''.
E’ importante che il Governo Monti pratichi la trasparenza e la politica della franchezza in quanto occorre recuperare un rapporto di fiducia tra le istituzioni ed i cittadini e tra le forze politiche in un momento in cui occorre affrontare la grave crisi economica che incombe sul paese.
Intervista a Pietro Ichino
Per approfondire l’argomento vedi il seguente post: Milleproroghe a favore di Filippo Patroni Griffi
Inoltre, sono state presentate delle interrogazioni su alcune consulenze che la Civit ha deliberato.
Vedi i seguenti articoli:
- Pietro Ichino sulle consulenze della CiVIT
- CiVIT sotto i riflettori. Interrogazione di Vassallo e Bressa
Occorre ricordare che un anno fa il sottosegretario Michel Martone ha ricevuto una consulenza dall’allora Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, che al senatore Pietro Ichino sembrava inopportuna in quanto il padre era stato designato Presidente della Civit.
A tal proposito vedi l’articolo:
Brunetta e Martone piegano l’indipendenza della CiVIT
“Michel Martone, afferma il senatore del Pd Pietro Ichino esprimendo il suo giudizio sul neosottosegretario al Welfare, ha certamente la competenza giuslavoristica di cui il ministero del welfare ha bisogno per portare a compimento l'ambiziosa riforma di diritto del lavoro che Mario Monti ha indicato come capitolo di primaria importanza del suo programma di Governo”.
La polemica dell'anno scorso, precisa il senatore, ''riguardava più il ministro e il Presidente della Civit che Michel Martone, la cui competenza giuslavoristica non era e non è in discussione''. Anzi, aggiunge Ichino, lui ''è più in sintonia con il disegno di riforma organica per il quale ci siamo impegnati nei confronti dell'Europa''.
E’ importante che il Governo Monti pratichi la trasparenza e la politica della franchezza in quanto occorre recuperare un rapporto di fiducia tra le istituzioni ed i cittadini e tra le forze politiche in un momento in cui occorre affrontare la grave crisi economica che incombe sul paese.
Intervista a Pietro Ichino
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