Dopo la visita di una delegazione del PD di Verona al carcere di Montorio il deputato Federico Testa ha presentato una interrogazione al Ministro della Giustizia finalizzata a rimuovere le condizioni sociali del carcere di Montorio, caratterizzato da un sovraffollamento di detenuti e da un insufficiente organico degli agenti di polizia.
Federico Testa dichiara nell’interrogazione che:
“attualmente presso il carcere di Montorio di Verona lavorano 280 agenti di polizia penitenziaria di ogni grado, rispetto a una pianta organica di 407;
la capienza prevista per l'istituto penitenziario in questione è di circa 500 detenuti ma, ad oggi, essi sono quasi il doppio, un sovraffollamento che determina notevoli problemi, non ultimi quelli sanitari;
la situazione è aggravata dalla mancanza di fondi anche per le minime esigenze, come ad esempio la carta o le lampadine;
il personale che lavora nell'istituto ha proclamato lo stato di agitazione chiedendo, tra le altre cose:
a) il rientro in sede a Verona del personale distaccato e/o in missione presso altre sedi in ambito regionale e nazionale;
b) l'assegnazione all'istituto penitenziario di Montorio di un cospicuo numero di agenti del corso di formazione presso le scuole del corpo, che terminerà presumibilmente nel settembre/ottobre 2011, mentre non risulta prevista, allo stato, alcuna assegnazione presso la sede di Verona;
c) una redistribuzione sul territorio dei detenuti «giudicabili» e «appellanti» che tenga conto della competenza territoriale dell'autorità giudiziaria da cui dipendono, redistribuzione che consentirebbe di risparmiare personale (in media si impiegano 3 agenti per ogni detenuto tradotto) e tempo, nonché, grazie alle minori percorrenze, la diminuzione dell'usura dei mezzi, delle spese per carburante, per pedaggi autostradali, per servizi di missione, per i pasti per il personale, dell'incidenza dei sinistri;
d) la disponibilità di risorse per l'installazione di apertura automatizzate dei cancelli di ingresso nei vari settori interni che porterebbero anche ad un risparmio di uomini, per il ripristino e in molti punti l'installazione ex novo, di impianti di videosorveglianza per ovvi motivi di sicurezza, per la necessaria manutenzione della struttura;
e) di poter effettuare le esercitazioni di tiro a Verona (o in zone limitrofe) presso poligoni comunali o di altre Forze armate o di polizia anziché recarsi a Udine con il conseguente spreco di risorse umane ed economiche;
f) la disponibilità di risorse per l'installazione di aperture automatizzate dei cancelli di ingresso nei vari settori interni, che comporterebbero anche un migliore utilizzo del personale, il ripristino e, in molti punti, l'installazione ex novo, di impianti di videosorveglianza per motivi di sicurezza, la necessaria manutenzione della struttura, l'incremento del numero dei detenuti addetti alle pulizie dell'istituto, per un adeguato ed indispensabile livello di igiene e salubrità dei locali interni, oggi fortemente compromesso dai drastici tagli.
IL deputato del PD Testa chiede:
“quali misure urgenti il Ministro intenda attuare al fine di garantire e rendere effettivi, oltre ai diritti della popolazione detenuta nel carcere di Montorio, anche quelli della polizia penitenziaria che deve sopportare, con grande sacrificio, enormi disagi tra i quali pesanti turni di lavoro forzati;
se intenda provvedere con urgenza allo stanziamento delle risorse indispensabili per la manutenzione ordinaria;
quali iniziative intenda porre in essere al fine di fronteggiare la grave situazione di sovraffollamento descritta in premessa, anche al fine di scongiurare il verificarsi di emergenze igienico-sanitarie”.
b) l'assegnazione all'istituto penitenziario di Montorio di un cospicuo numero di agenti del corso di formazione presso le scuole del corpo, che terminerà presumibilmente nel settembre/ottobre 2011, mentre non risulta prevista, allo stato, alcuna assegnazione presso la sede di Verona;
c) una redistribuzione sul territorio dei detenuti «giudicabili» e «appellanti» che tenga conto della competenza territoriale dell'autorità giudiziaria da cui dipendono, redistribuzione che consentirebbe di risparmiare personale (in media si impiegano 3 agenti per ogni detenuto tradotto) e tempo, nonché, grazie alle minori percorrenze, la diminuzione dell'usura dei mezzi, delle spese per carburante, per pedaggi autostradali, per servizi di missione, per i pasti per il personale, dell'incidenza dei sinistri;
d) la disponibilità di risorse per l'installazione di apertura automatizzate dei cancelli di ingresso nei vari settori interni che porterebbero anche ad un risparmio di uomini, per il ripristino e in molti punti l'installazione ex novo, di impianti di videosorveglianza per ovvi motivi di sicurezza, per la necessaria manutenzione della struttura;
e) di poter effettuare le esercitazioni di tiro a Verona (o in zone limitrofe) presso poligoni comunali o di altre Forze armate o di polizia anziché recarsi a Udine con il conseguente spreco di risorse umane ed economiche;
f) la disponibilità di risorse per l'installazione di aperture automatizzate dei cancelli di ingresso nei vari settori interni, che comporterebbero anche un migliore utilizzo del personale, il ripristino e, in molti punti, l'installazione ex novo, di impianti di videosorveglianza per motivi di sicurezza, la necessaria manutenzione della struttura, l'incremento del numero dei detenuti addetti alle pulizie dell'istituto, per un adeguato ed indispensabile livello di igiene e salubrità dei locali interni, oggi fortemente compromesso dai drastici tagli.
IL deputato del PD Testa chiede:
“quali misure urgenti il Ministro intenda attuare al fine di garantire e rendere effettivi, oltre ai diritti della popolazione detenuta nel carcere di Montorio, anche quelli della polizia penitenziaria che deve sopportare, con grande sacrificio, enormi disagi tra i quali pesanti turni di lavoro forzati;
se intenda provvedere con urgenza allo stanziamento delle risorse indispensabili per la manutenzione ordinaria;
quali iniziative intenda porre in essere al fine di fronteggiare la grave situazione di sovraffollamento descritta in premessa, anche al fine di scongiurare il verificarsi di emergenze igienico-sanitarie”.
Nessun commento:
Posta un commento