Nota del Segretario Provinciale del Partito Democratico di Verona Vincenzo D'Arienzo sui ritardi nell'attuazione della riforma delle PA nella provincia di Verona
La riforma delle pubbliche amministrazioni, tanto sbandierata dal centrodestra, si è fermata al tornello per i dipendenti pubblici. La parte che riguarda gli enti locali giace praticamente inapplicata. Basti dire che a Verona solo 5 Comuni su 98 (Verona, Lazise, San Giovanni Lupatoto, Bussolengo e Cazzano di Tramigna) hanno aderito al progetto di sperimentazione “Performance e Merito” promosso dall'Anci, l'associazione dei Comuni italiani, per tutti gli altri è buio pesto!
L’inefficienza della Pubblica Amministrazione incide sulla competitività del Paese e sulla qualità della vita dei cittadini, acuendo problemi come: tempi lunghi per l’erogazione dei servizi, ritardi nei pagamenti alle imprese, burocratizzazione delle richieste, alti costi. La trasparenza, la valutazione e l’introduzione di specifici strumenti manageriali offrono invece la possibilità di superare le difficoltà.
Entro il 31 dicembre 2010 i Comuni avrebbero dovuto introdurre questi cambiamenti. Chi non ha rispettato la scadenza non può erogare i premi legati al merito e alla performance dei propri dipendenti né avvalersi dell’autonomia fino all’emanazione della disciplina comunale.
Alcuni Comuni hanno soltanto approvato i criteri generali per l’adeguamento del regolamento degli uffici e dei servizi e procedendo con delibere di Giunta anziché attraverso il previsto confronto in Consiglio Comunale, ma non hanno aggiornato il regolamento comunale. Ma il solo adeguamento ai principi del D. Lgs. n. 150/2009 non è sufficiente ad attuare la riforma. Infatti, occorre: adottare un sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale; attuare la gestione del ciclo della performance; introdurre standard di qualità dei servizi pubblici; costituire l’Organismo indipendente di valutazione (è possibile istituirlo anche in forma associata per i comuni di ridotte dimensioni); realizzare un sistema di premi legati al merito ed alla performance; raccordare il piano della performance con gli strumenti di pianificazione e programmazione economico finanziaria.
L’immediata attuazione della norma garantisce trasparenza che consente ai cittadini di conoscere la qualità dei servizi, l'accessibilità totale alle informazioni, l'integrità per combattere il fenomeno della corruzione, l'esercizio delle forme di controllo e di confronto anche serrato con le Pubbliche Amministrazioni per il miglioramento dei servizi.
Disimpegnarsi sulla riforma significa negare ai veronesi i loro diritti!
Il Partito Democratico insisterà affinché i diritti dei cittadini siano tutelati e come già fatto con le interrogazioni presentate presso la Provincia di Verona ed i Comuni di Verona, Legnago, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto ed altri ancora, chiederà la piena attuazione delle condizioni favorevoli per la comunità veronese.
Alcuni Comuni hanno soltanto approvato i criteri generali per l’adeguamento del regolamento degli uffici e dei servizi e procedendo con delibere di Giunta anziché attraverso il previsto confronto in Consiglio Comunale, ma non hanno aggiornato il regolamento comunale. Ma il solo adeguamento ai principi del D. Lgs. n. 150/2009 non è sufficiente ad attuare la riforma. Infatti, occorre: adottare un sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale; attuare la gestione del ciclo della performance; introdurre standard di qualità dei servizi pubblici; costituire l’Organismo indipendente di valutazione (è possibile istituirlo anche in forma associata per i comuni di ridotte dimensioni); realizzare un sistema di premi legati al merito ed alla performance; raccordare il piano della performance con gli strumenti di pianificazione e programmazione economico finanziaria.
L’immediata attuazione della norma garantisce trasparenza che consente ai cittadini di conoscere la qualità dei servizi, l'accessibilità totale alle informazioni, l'integrità per combattere il fenomeno della corruzione, l'esercizio delle forme di controllo e di confronto anche serrato con le Pubbliche Amministrazioni per il miglioramento dei servizi.
Disimpegnarsi sulla riforma significa negare ai veronesi i loro diritti!
Il Partito Democratico insisterà affinché i diritti dei cittadini siano tutelati e come già fatto con le interrogazioni presentate presso la Provincia di Verona ed i Comuni di Verona, Legnago, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto ed altri ancora, chiederà la piena attuazione delle condizioni favorevoli per la comunità veronese.
1 commento:
Alla sperimentazione dell'Anci hanno aderito in pochi, solo 500 forse perche' l'Anci non e' un punto d riferimento per tutti i comuni, sopratutto non lo e' per i piccoli comuni, o forse perche' chiacchera molto e fa poco.
Comunque il grosso problema e' che forse non si vuole misurare il dipendente della P.A.
Posta un commento