Ieri si è svolta una conferenza stampa del Partito Democratico di Verona alla quale hanno partecipato i consiglieri regionali Franco Bonfante e Roberto Fasoli, i quali hanno ribadito l’immobilismo della Regione che direttamente non ha stanziato un centesimo nei confronti dei territori alluvionati ed hanno presentato le proposte del PD per affrontare positivamente gli effetti del disastro.
Il Partito Democratico propone di stanziare annualmente 200 milioni di euro per dieci anni con il bilancio regionale per la difesa idraulica e la sistemazione idrogeologica del territorio veneto al fine di prevenire eventuali rischi idrogeologici. Inoltre, le proposte prevedono la predisposizione di un piano regionale che preveda la ripermeabilizzazione dei suoli, il blocco della cementificazione in modo incontrollato, la sospensione dell’edificazione nelle aree allagate durante l’ultimo alluvione e l’approvazione del piano di assetto idraulico.
Bonfante e Fasoli hanno denunziato che l’assenza di politiche di tutela del territorio, la scarsa manutenzione dei corsi d’acqua e la mancata realizzazione di bacini di espansione da parte di Lega-PDL hanno provocato la rottura degli argini e la tracimazione dei fiumi.
Il disimpegno della regione Veneto si evince dai seguenti dati del bilancio:
- Gli interventi di manutenzione e sistemazione dei corsi d’acqua sono passati dai 36 milioni del 2005 ai 10 milioni del 2009 (-72%);
- I contributi agli enti locali per opere di difesa del suolo sono passati dai 4 milioni del 2005 a 1,3 milioni del 2009 (-68%);
- Il bilancio regionale 2011 prevede ancora dei tagli: - 39% risorse per far fronte al rischio geologico e -60% per gli interventi di difesa del suolo e dei bacini.
A due mesi dall'alluvione che ha messo in ginocchio l'Est Veronese la Regione non ha ancora tirato fuori un centesimo dal proprio bilancio da destinare ai territori alluvionati, anzi ha tagliato anche per il 2011 gli stanziamenti per il Genio Civile e i Consorzi di Bonifica. Si stima che negli ultimi 5 anni il territorio veronese abbia perso 20 milioni che avrebbero dovuto venire ad opere di riequilibrio idrogeologico.
Gli effetti dell’alluvione sono trattati da Lega e PDL in modo ordinario tanto è vero che la proposta del Partito Democratico, in sede di consolidamento di bilancio, di destinare 40 milioni per i primi aiuti alla popolazione è stata respinta.
Per ora dal Governo non arrivano altri fondi per le difficoltà in cui versano i conti pubblici e dalla Regione non è prevista una conversione e la preparazione di un piano straordinario a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione. PDL e Lega non hanno alcuna intenzione di stabilire delle priorità rispetto ai problemi del Veneto, tra i quali il primo problema è rappresentato dal sostegno delle popolazioni colpite dall'alluvione.
Il disimpegno della regione Veneto si evince dai seguenti dati del bilancio:
- Gli interventi di manutenzione e sistemazione dei corsi d’acqua sono passati dai 36 milioni del 2005 ai 10 milioni del 2009 (-72%);
- I contributi agli enti locali per opere di difesa del suolo sono passati dai 4 milioni del 2005 a 1,3 milioni del 2009 (-68%);
- Il bilancio regionale 2011 prevede ancora dei tagli: - 39% risorse per far fronte al rischio geologico e -60% per gli interventi di difesa del suolo e dei bacini.
A due mesi dall'alluvione che ha messo in ginocchio l'Est Veronese la Regione non ha ancora tirato fuori un centesimo dal proprio bilancio da destinare ai territori alluvionati, anzi ha tagliato anche per il 2011 gli stanziamenti per il Genio Civile e i Consorzi di Bonifica. Si stima che negli ultimi 5 anni il territorio veronese abbia perso 20 milioni che avrebbero dovuto venire ad opere di riequilibrio idrogeologico.
Gli effetti dell’alluvione sono trattati da Lega e PDL in modo ordinario tanto è vero che la proposta del Partito Democratico, in sede di consolidamento di bilancio, di destinare 40 milioni per i primi aiuti alla popolazione è stata respinta.
Per ora dal Governo non arrivano altri fondi per le difficoltà in cui versano i conti pubblici e dalla Regione non è prevista una conversione e la preparazione di un piano straordinario a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione. PDL e Lega non hanno alcuna intenzione di stabilire delle priorità rispetto ai problemi del Veneto, tra i quali il primo problema è rappresentato dal sostegno delle popolazioni colpite dall'alluvione.
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