Diego Zardini, capo gruppo del PD in Provincia, replica alla risposta di Giovanni Miozzi, presidente della Provincia di Verona, alla sua interrogazione finalizzata a rendere trasparente le attività e le competenze del Nucleo di Valutazione.
Dalla risposta di Miozzi si apprende che il Nucleo di valutazione si è riunito 6 volte nel 2009, 5 volte nel 2010 e 2 volte nel 2011. Inoltre, Miozzi specifica che in modalità telematica, utilizzando la posta elettronica, l’organismo di valutazione si è riunito 4 volte nel 2009, 2 volte nel 2010 e 2 volte nel 2011.
"Da questi dati si evince chiaramente, dichiara Diego Zardini, che il Nucleo di Valutazione si riunisce poche volte in un anno e di conseguenza risulta poco integrato al sistema organizzativo ed alle risorse umane della Provincia. Si rileva, inoltre, che nel 2010, anno in cui bisognava operare per l’attuazione del D. Lgs. n. 150 del 2009, il Nucleo di Valutazione non ha incrementato il numero delle riunioni rispetto all’anno precedente (6 riunioni nel 2009 e 5 riunioni nel 2010). Sembra che il Nucleo di valutazione non abbia espletato in modo indipendente l’attività preparatoria relativa all’attuazione della riforma delle PA o peggio che si sia limitato ad esprimere pareri favorevoli alle politiche ed alla azione della Amministrazione Provinciale finalizzata a confermare l’esistente. L’attuazione della riforma, stabilita dal D. Lgs. n. 150 del 2009, ha avuto un approccio normativo e top down che non ha consentito un’appropriata gestione del cambiamento ed una prassi localistica in assenza di una logica unitaria di performance management”.
"Il Nucleo di valutazione della Provincia di Verona, continua Diego Zardini, pare rientrare per analogia tra i casi aziendali della letteratura manageriale, la quale asserisce che tali organi sono autoreferenziali, si limitano a poche riunioni all’anno dedicate agli aspetti formali della erogazione dei premi e delle retribuzioni di risultato, operano in un’ottica amministrativa e formalistica ed esprimono una scarsa capacità di incidere in modo sostanziale sul funzionamento organizzativo delle amministrazioni”.
Nel caso di Verona i membri esterni del Nucleo, impegnati prevalentemente come docenti nelle Università di Verona e di Genova ed in altri impegni professionali, sembrerebbero aver espresso un basso livello di propensione a riunirsi presso la sede dell’Amministrazione Provinciale.
L’ultimo comma dell’art 60 del Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi recita “ Per l’espletamento delle attività diverse da quelle previste dall’articolo 57, comma 3, i pareri dei componenti del nucleo possono essere espressi anche non contestualmente attraverso l’utilizzo di sistemi informatici”. Tale articolo prevede la possibilità di richiedere e di fornire pareri utilizzando le applicazioni informatiche.
Con riferimento alle riunioni in modalità telematica Diego Zardini fa presente che “la posta elettronica, pur trasmettendo gli allegati e sottoscrivendo i pareri ed i verbali, è una applicazione che non consente di collegare in tempo reale i membri di un organo che si trovano in luoghi diversi e di effettuare delle riunioni a distanza in quanto sono assenti gli elementi essenziali di tale istituto. Sono altre le applicazioni informatiche che consentono di realizzare riunioni a distanza ed in tempo reale”.
“L’ordinamento Provinciale, afferma Diego Zardini, non prevede e non disciplina le riunioni in modalità telematica del Nucleo di valutazione e, pertanto, non possono essere istituite e definite tali le richieste di pareri, le risposte e lo scambio di informazioni. L’erronea definizione delle riunioni serve solo ad incrementare il numero degli incontri effettuati nell’anno e, di conseguenza, l’efficacia e l'efficienza del Nucleo di valutazione. Pertanto, le comunicazioni effettuate con la posta elettronica, che lei chiama erroneamente “riunioni in modalità telematica”, sono state: - 4 nel 2009; - 2 nel 2010; - 2 nel 2011”.
Considerata la posizione dell’Amministrazione Provinciale a favore del Nucleo di valutazione e ribadita la proposta del PD favorevole all’istituzione dell’Organismo indipendente di valutazione, Diego Zardini propone “di ampliare le competenze del Nucleo di Valutazione assegnando ad esso le funzioni previste dall’art. 7 e 14 del D. Lgs. n. 150/2009 al fine di creare le condizioni per la realizzazione della riforma in materia di performance e di trasparenza”.
Si osserva che l’Amministrazione Provinciale non ha dato fino a questo momento attuazione completa al D. Lgs. n. 150 del 2009 e predisposto una riunione del Consiglio provinciale al fine di stabilire i criteri generali di adeguamento del Regolamento degli uffici e dei servizi ai principi della riforma delle PA varata dal governo di centro destra e ostacolata dalla Giunta Provinciale di Verona anch’essa di centro destra.
Linee Guida UPI
Dati da pubblicare Province
"Il Nucleo di valutazione della Provincia di Verona, continua Diego Zardini, pare rientrare per analogia tra i casi aziendali della letteratura manageriale, la quale asserisce che tali organi sono autoreferenziali, si limitano a poche riunioni all’anno dedicate agli aspetti formali della erogazione dei premi e delle retribuzioni di risultato, operano in un’ottica amministrativa e formalistica ed esprimono una scarsa capacità di incidere in modo sostanziale sul funzionamento organizzativo delle amministrazioni”.
Nel caso di Verona i membri esterni del Nucleo, impegnati prevalentemente come docenti nelle Università di Verona e di Genova ed in altri impegni professionali, sembrerebbero aver espresso un basso livello di propensione a riunirsi presso la sede dell’Amministrazione Provinciale.
L’ultimo comma dell’art 60 del Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi recita “ Per l’espletamento delle attività diverse da quelle previste dall’articolo 57, comma 3, i pareri dei componenti del nucleo possono essere espressi anche non contestualmente attraverso l’utilizzo di sistemi informatici”. Tale articolo prevede la possibilità di richiedere e di fornire pareri utilizzando le applicazioni informatiche.
Con riferimento alle riunioni in modalità telematica Diego Zardini fa presente che “la posta elettronica, pur trasmettendo gli allegati e sottoscrivendo i pareri ed i verbali, è una applicazione che non consente di collegare in tempo reale i membri di un organo che si trovano in luoghi diversi e di effettuare delle riunioni a distanza in quanto sono assenti gli elementi essenziali di tale istituto. Sono altre le applicazioni informatiche che consentono di realizzare riunioni a distanza ed in tempo reale”.
“L’ordinamento Provinciale, afferma Diego Zardini, non prevede e non disciplina le riunioni in modalità telematica del Nucleo di valutazione e, pertanto, non possono essere istituite e definite tali le richieste di pareri, le risposte e lo scambio di informazioni. L’erronea definizione delle riunioni serve solo ad incrementare il numero degli incontri effettuati nell’anno e, di conseguenza, l’efficacia e l'efficienza del Nucleo di valutazione. Pertanto, le comunicazioni effettuate con la posta elettronica, che lei chiama erroneamente “riunioni in modalità telematica”, sono state: - 4 nel 2009; - 2 nel 2010; - 2 nel 2011”.
Considerata la posizione dell’Amministrazione Provinciale a favore del Nucleo di valutazione e ribadita la proposta del PD favorevole all’istituzione dell’Organismo indipendente di valutazione, Diego Zardini propone “di ampliare le competenze del Nucleo di Valutazione assegnando ad esso le funzioni previste dall’art. 7 e 14 del D. Lgs. n. 150/2009 al fine di creare le condizioni per la realizzazione della riforma in materia di performance e di trasparenza”.
Si osserva che l’Amministrazione Provinciale non ha dato fino a questo momento attuazione completa al D. Lgs. n. 150 del 2009 e predisposto una riunione del Consiglio provinciale al fine di stabilire i criteri generali di adeguamento del Regolamento degli uffici e dei servizi ai principi della riforma delle PA varata dal governo di centro destra e ostacolata dalla Giunta Provinciale di Verona anch’essa di centro destra.
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