La decisione del Consiglio Comunale di Isola della Scala di introdurre la trasparenza e le competenze in materia di nomine è stata accolta e diffusa positivamente dalla stampa e dai blog in un momento in cui la classe politica veronese è interessata ad occupare il potere ed a privilegiare la casta.
Precisamente il Consiglio Comunale di Isola della Scala con la delibera n. 36 del 28 giugno 2011 ha deciso “di stabilire che per quanto riguarda la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni si proceda prioritariamente alla pubblicazione di un avviso pubblico, per la durata di almeno sette giorni, rivolto a tutti coloro che sono interessati e che sono in possesso dei requisiti previsti negli indirizzi, con obbligo di presentare, unitamente alla domanda, il proprio curriculum”.
Il Sindaco del Comune di Isola della Scala con provvedimenti dell’8 luglio ha designato i rappresentanti del Comune nel Comitato di Gestione della Scuola Materna Domenico Savio di Pellegrina, della Scuola Materna San Giorgio di Tarmassia, della Scuola Materna Don Adami di Isola della Scala, dell’Associazione Gemellaggi Veronesi e dell’Università del Tempo Libero. Tali atti del Sindaco non hanno rispettato la decisione del Consiglio Comunale che responsabilmente ha introdotto il fattore della trasparenza in materia di nomine per consentire ai cittadini interessati di presentare domanda e per recuperare il rapporto con la comunità locale.
I Consiglieri Comunali Chiara Chiappa, Alessandro Meneghelli e Maurizio Rodegheri del gruppo consigliare “Isola nostra il bene comune” hanno immediatamente presentato una interrogazione al Sindaco per conoscere i motivi di tali decisioni non rispettosi della volontà del Consiglio Comunale e la eventuale ineleggibilità ed incompatibilità, ai sensi dell’art. 60 e 63 del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, dei consiglieri comunali nominati nei suddetti comitati.
Sugli atti del Sindaco di Isola della Scala, Giovanni Miozzi, vi sono alcune brevi considerazioni da fare:
- Le modalità di nomina scelte dal Sindaco dei rappresentanti del Comune nei vari Comitati di Gestione non hanno consentito la presentazione di candidature indipendenti della società civile. I fattori della trasparenza e della pubblicizzazione, previsti dalla delibera del Consiglio Comunale, non sono stati considerati;
- La previsione, da parte degli enti, di rappresentanti del Comune nei Comitati di Gestione consente ai partiti di occupare e condizionare gli spazi di partecipazione della società civile. Pertanto, tale regolamentazione va riconsiderata, eliminando la presenza dei rappresentanti del Comune, al fine di privilegiare un rapporto ed un confronto libero tra gli Enti e l’Amministrazione Comunale;
- La presenza nei Comitati di Gestione degli Enti di Consiglieri Comunali accentua la visione di parte ed i condizionamenti alla libera partecipazione negli Enti oltre a creare problemi di ineleggibilità ed incompatibilità nei confronti dei consiglieri designati nel caso in cui vi siano finanziamenti del Comune a favore di tali Enti.
In definitiva Miozzi non solo non rispetta le delibere del Consiglio Comunale ma occupa attraverso i propri rappresentanti politici, persone fidate e fedeli, i gangli della società civile di Isola della Scala, la quale ha bisogno di essere liberata da abbracci soffocanti e condizionanti e crescere liberamente nella democrazia e nella responsabilità delle scelte.
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