L'Aula della Camera ha approvato le disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni. Il testo riproduce sostanzialmente quelli già delle due precedenti legislature che però non sono mai diventati legge in quanto non sono stati approvati da entrambi i rami del Parlamento. Ora si spera, ha spiegato il relatore Massimo Vannucci (Pd) che il Senato riesca a approvare questo tempo prima della fine della legislatura'.
Il provvedimento, su cui si è registrata la convergenza di maggioranza ed opposizione, mira alla promozione e al sostegno delle attività economiche, sociali, ambientali e culturali svolte nell'ambito territoriale dei piccoli comuni, a tutelarne il patrimonio naturale, rurale, storico-culturale e architettonico e ad adottare misure a vantaggio sia dei cittadini che vi risiedono, sia delle attività produttive, con riferimento, in particolare, al sistema di servizi territoriali, con l'obiettivo di stimolare e incrementare anche il movimento turistico.
Il testo si riferisce ai comuni o frazioni con popolazione pari o al di sotto dei cinquemila abitanti; particolarmente a quelli che presentano un dissesto idrologico o altre criticità ambientali, arretratezza economica, decremento della popolazione, disagio abitativo, un elevato indice di vecchiaia o una percentuale di disoccupati molto alta, difficoltà di comunicazione o dove il territorio è molto ampio rispetto all'insediamento.
Ecco alcune tra le più significative innovazioni: SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA: Ai piccoli comuni non sarà applicata la grande programmazione richiesta alle grandi città.
Avranno nuove norme più semplici per la valutazione dei responsabili degli uffici, e potranno avvalersi dei concessionari del monopolio, dei tabaccai per pagare imposte, tasse e tributi. Potranno stipulare convenzioni con le diocesi cattoliche e potranno avvalersi dei fondi per il gioco del lotto. Inoltre, potranno acquisire stazioni ferroviarie dismesse e case cantoniere ANAS dismesse.
RIEQUILIBRIO ANAGRAFICO: Si potranno registrare le nascite nei piccoli comuni anche se avvenute altrove, solo a fini statistici.
SERVIZI POSTALI: Il contratto di programma che il Governo deve stipulare con l'amministrazione postale mirerà ad offrire ai piccoli comuni la possibilità di fare convenzioni per salvaguardare il servizio postale. Ad esempio, affidando le tesorerie comunali alle Poste per mantenere aperti sportelli dove le Poste vorrebbero chiuderli.
ARRIVA LA LOTTERIA. Si chiamerà 'Piccoli comuni' e sarà ad estrazione istantanea: il gettito andrà ai piccoli comuni.
Dichiarazione di voto dell’on. Salvatore Margiotta
Signor Presidente, mi riservo anch'io di richiedere la pubblicazione del testo integrale della mia dichiarazione di voto. Vorrei solo due minuti di tempo, non più di due, per dire pochissime cose. Intanto è importantissimo che questa proposta di legge abbia trovato l'unanimità della Camera. Voglio poi dare atto e merito al collega Ermete Realacci che da anni lavora su questo tema e ottiene insieme a tutti noi l'approvazione da parte della Camera della proposta di legge, così come voglio ringraziare i bravi relatori, i colleghi Vannucci e Guido Dussin. L'Italia è questa, è una mirabile sintesi di ricchezze storiche, culturali, paesaggistiche, ambientali ed enogastronomiche disseminate in tutti i borghi del nostro territorio, quei borghi che vogliamo valorizzare con questo provvedimento e in cui vogliamo che continuino a vivere le persone ed i giovani in maniera particolare.
Di tutti gli aspetti che questa proposta di legge affronta, ne tocco solo uno: la ricchezza dei prodotti tipici del nostro Paese che caratterizzano le aree interne ed i piccoli comuni. È in corso «Vinitaly», l'anno scorso, anno di crisi mondiale dell'economia, le esportazioni italiane in vini hanno avuto un valore di 3 miliardi e mezzo, quest'anno ci saranno valori anche maggiori. Ogni regione ha prodotti tipici, ogni contrada, ogni zona. Penso alla mia regione, la Lucania, all'Aglianico del Vulture, al pecorino di Moliterno e Filiano, ai fagioli di Sarcone, alle acque minerari del Vulture, all'olio di Barile. È un settore in cui possono lavorare giovani, con il proprio entusiasmo, il proprio dinamismo, la loro voglia di fare, la loro creatività. Penso ad un'associazione di giovani potentini, Cibò, ed alla passione che mette in questo settore nel valorizzare i prodotti dei piccoli comuni.
Concludo, signor Presidente, con una bella frase di Bob Kennedy che dice che «la politica serve a rendere più dolce la vita dei cittadini su questa terra»: se questa frase è vera, oggi siamo andati in questa direzione e abbiamo fatto una buona politica.
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Avranno nuove norme più semplici per la valutazione dei responsabili degli uffici, e potranno avvalersi dei concessionari del monopolio, dei tabaccai per pagare imposte, tasse e tributi. Potranno stipulare convenzioni con le diocesi cattoliche e potranno avvalersi dei fondi per il gioco del lotto. Inoltre, potranno acquisire stazioni ferroviarie dismesse e case cantoniere ANAS dismesse.
RIEQUILIBRIO ANAGRAFICO: Si potranno registrare le nascite nei piccoli comuni anche se avvenute altrove, solo a fini statistici.
SERVIZI POSTALI: Il contratto di programma che il Governo deve stipulare con l'amministrazione postale mirerà ad offrire ai piccoli comuni la possibilità di fare convenzioni per salvaguardare il servizio postale. Ad esempio, affidando le tesorerie comunali alle Poste per mantenere aperti sportelli dove le Poste vorrebbero chiuderli.
ARRIVA LA LOTTERIA. Si chiamerà 'Piccoli comuni' e sarà ad estrazione istantanea: il gettito andrà ai piccoli comuni.
Dichiarazione di voto dell’on. Salvatore Margiotta
Signor Presidente, mi riservo anch'io di richiedere la pubblicazione del testo integrale della mia dichiarazione di voto. Vorrei solo due minuti di tempo, non più di due, per dire pochissime cose. Intanto è importantissimo che questa proposta di legge abbia trovato l'unanimità della Camera. Voglio poi dare atto e merito al collega Ermete Realacci che da anni lavora su questo tema e ottiene insieme a tutti noi l'approvazione da parte della Camera della proposta di legge, così come voglio ringraziare i bravi relatori, i colleghi Vannucci e Guido Dussin. L'Italia è questa, è una mirabile sintesi di ricchezze storiche, culturali, paesaggistiche, ambientali ed enogastronomiche disseminate in tutti i borghi del nostro territorio, quei borghi che vogliamo valorizzare con questo provvedimento e in cui vogliamo che continuino a vivere le persone ed i giovani in maniera particolare.
Di tutti gli aspetti che questa proposta di legge affronta, ne tocco solo uno: la ricchezza dei prodotti tipici del nostro Paese che caratterizzano le aree interne ed i piccoli comuni. È in corso «Vinitaly», l'anno scorso, anno di crisi mondiale dell'economia, le esportazioni italiane in vini hanno avuto un valore di 3 miliardi e mezzo, quest'anno ci saranno valori anche maggiori. Ogni regione ha prodotti tipici, ogni contrada, ogni zona. Penso alla mia regione, la Lucania, all'Aglianico del Vulture, al pecorino di Moliterno e Filiano, ai fagioli di Sarcone, alle acque minerari del Vulture, all'olio di Barile. È un settore in cui possono lavorare giovani, con il proprio entusiasmo, il proprio dinamismo, la loro voglia di fare, la loro creatività. Penso ad un'associazione di giovani potentini, Cibò, ed alla passione che mette in questo settore nel valorizzare i prodotti dei piccoli comuni.
Concludo, signor Presidente, con una bella frase di Bob Kennedy che dice che «la politica serve a rendere più dolce la vita dei cittadini su questa terra»: se questa frase è vera, oggi siamo andati in questa direzione e abbiamo fatto una buona politica.
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