Nella seduta finale del 2 marzo durata oltre 30 ore ininterrotte si è arrivati all’approvazione del bilancio preventivo regionale per il 2011 che era arrivato in aula consigliare il 1 febbraio scorso.
Franco Bonfante e Roberto Fasoli, consiglieri regionali, hanno sottolineato in una conferenza stampa i limiti del Bilancio 2011 rispetto ai problemi del Veneto che rimangono senza soluzione.
Battuti tutti i record negativi per ritardo nell’approvazione, per numero di sedute necessarie e durata della discussione. Ciò perché si trattava di un bilancio molto difficile con pesantissimi tagli, che la Giunta ha predisposto con colpevole ritardo e ha presentato senza corredarlo da una definizione di linee strategiche per il futuro della nostra regione.
Fin dall’inizio il PD ha indicato le proprie valutazioni pesantemente critiche ed evidenziato le priorità alle quali vincolare gli interventi di modifica dell’impianto proposto giudicato molto negativamente. Si trattava, lo ricordiamo dei temi del lavoro e dello sviluppo, della spesa sociosanitaria, della tutela del territorio, della formazione e del diritto allo studio, del trasporto pubblico locale.
Su questi temi- lo sottolineano i consiglieri regionali Franco Bonfante e Roberto Fasoli - il gruppo consigliare del PD ha presentato emendamenti e proposte di merito impegnando la maggioranza in una lunghissima discussione ottenere qualche risultato che almeno limitasse le pesantissime conseguenze che la proposta di bilancio avrebbe comportato per i cittadini veneti se fosse stata approvata senza alcuna modifica.
A conclusione della lunghissima maratona consigliare il risultato ottenuto presenta luci ed ombre.
Tra gli aspetti positivi va messo il fatto di essere riusciti a recuperare in modo significativo sul versante della spesa socio sanitaria, recuperando, rispetto ai pesantissimi tagli, 53 milioni in più alla voce “Fondo regionale per la non autosufficienza” e 17 milioni in più al “Fondo regionale per le politiche sociali”. Qualcosa si recupera anche per le politiche del lavoro (+3,5 milioni di cui 3 per il sostegno al reddito e all’occupazione e 500.000 euro per finanziare la legge sulla partecipazione dei lavoratori approvata nella scorsa legislatura su iniziativa del PD con Bonfante primo firmatario).
Qualche risultato si ottiene per la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti di bonifica ( +3 milioni di euro), per gli interventi di difesa del suolo e dei bacini (+7,2 milioni) e sull’informazione, la promozione e la qualità del turismo ( +4,1 milioni di euro). Sulla formazione professionale vengono recuperati 4 milioni per i centri gestiti dalle amministrazioni provinciali che erano state lasciate senza un euro e 3,9 milioni per il diritto allo studio, recuperando almeno in parte i contributi per i libri di testo, il sostegno all’inserimento scolastico degli alunni disabili, i finanziamenti per i progetti finalizzati agli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento. Risultati importanti che non recuperano però del tutto i tagli molto pesanti.
Dove le cose sono rimaste lontane, molto lontane, dall’obbiettivo è nel trasporto pubblico locale dove nonostante i 44 milioni recuperati e i 4,7 per il trasporto su rotaia e SFMR, siamo ancora in una condizione di insufficienza grave delle risorse che, se non verrà colmata al più presto con nuovi contributi dello stato o in sede di bilancio regionale di assestamento,. è destinata a creare gravissimi disagi al settore con ripercussioni pesanti sulla mobilità pubblica e sull’inquinamento delle nostre città visto che finirà per crescere l’utilizzo dei mezzi privati.
Su questo la Giunta si è mostrata indisponibile e incapace di accogliere le proposte dell’opposizione e delle organizzazioni sindacali del settore che, unitariamente, hanno condotto una straordinaria e civile mobilitazione a sostegno delle sacrosante ragioni dei lavoratori del settore e del futuro del servizio pubblico di trasporto.
Un giudizio positivo va dato ai risultati ottenuti dall’opposizione per regolamentare seriamente il piano straordinario di vendita degli alloggi pubblici, per il riordino degli enti strumentali e delle società della Regione, per l’alienazione degli immobili non necessari o inutilizzati di proprietà della Regione, per la definizione di due importanti fondi di rotazione, uno per la spesa sociale e uno per il turismo che sono stati resi possibili dal lavoro serio e costruttivo delle opposizioni e del gruppo del PD in particolare. L’azione dell’opposizione ha scongiurato inoltre l’introduzione di deroghe nel settore dell’escavazione, che da quasi trenta anni aspetta il piano regionale, e nel settore dei campeggi evitando nuove costruzioni in deroga delle leggi vigenti.
Per quanto riguarda i temi di interesse della nostra provincia il dibattito non ha permesso l’approvazione degli emendamenti relativi alla questione delle tangenziali a pagamento. L’emendamento contro il raddoppio della potenzialità di Ca’ del Bue è stato bocciato e così quelli sulla riconversione dell’ospedale di Nogara e sul finanziamento del progetto della statale 12 (l’assessore ha però assicurato un percorso con tempi certi per la redazione del progetto definitivo).
I consiglieri veronesi della Lega e del Popolo della libertà non li hanno sostenuti schierandosi con la Giunta regionale senza onorare gli impegni presi a parole in provincia di Verona.
I consiglieri Bonfante e Fasoli, nel presentare questo bilancio del lavoro svolto, saranno impegnati nei prossimi giorni sul territorio per informare meglio i cittadini e proseguiranno il lavoro in aula per ottener quanto non è stato possibile in questa occasione.
A conclusione della lunghissima maratona consigliare il risultato ottenuto presenta luci ed ombre.
Tra gli aspetti positivi va messo il fatto di essere riusciti a recuperare in modo significativo sul versante della spesa socio sanitaria, recuperando, rispetto ai pesantissimi tagli, 53 milioni in più alla voce “Fondo regionale per la non autosufficienza” e 17 milioni in più al “Fondo regionale per le politiche sociali”. Qualcosa si recupera anche per le politiche del lavoro (+3,5 milioni di cui 3 per il sostegno al reddito e all’occupazione e 500.000 euro per finanziare la legge sulla partecipazione dei lavoratori approvata nella scorsa legislatura su iniziativa del PD con Bonfante primo firmatario).
Qualche risultato si ottiene per la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti di bonifica ( +3 milioni di euro), per gli interventi di difesa del suolo e dei bacini (+7,2 milioni) e sull’informazione, la promozione e la qualità del turismo ( +4,1 milioni di euro). Sulla formazione professionale vengono recuperati 4 milioni per i centri gestiti dalle amministrazioni provinciali che erano state lasciate senza un euro e 3,9 milioni per il diritto allo studio, recuperando almeno in parte i contributi per i libri di testo, il sostegno all’inserimento scolastico degli alunni disabili, i finanziamenti per i progetti finalizzati agli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento. Risultati importanti che non recuperano però del tutto i tagli molto pesanti.
Dove le cose sono rimaste lontane, molto lontane, dall’obbiettivo è nel trasporto pubblico locale dove nonostante i 44 milioni recuperati e i 4,7 per il trasporto su rotaia e SFMR, siamo ancora in una condizione di insufficienza grave delle risorse che, se non verrà colmata al più presto con nuovi contributi dello stato o in sede di bilancio regionale di assestamento,. è destinata a creare gravissimi disagi al settore con ripercussioni pesanti sulla mobilità pubblica e sull’inquinamento delle nostre città visto che finirà per crescere l’utilizzo dei mezzi privati.
Su questo la Giunta si è mostrata indisponibile e incapace di accogliere le proposte dell’opposizione e delle organizzazioni sindacali del settore che, unitariamente, hanno condotto una straordinaria e civile mobilitazione a sostegno delle sacrosante ragioni dei lavoratori del settore e del futuro del servizio pubblico di trasporto.
Un giudizio positivo va dato ai risultati ottenuti dall’opposizione per regolamentare seriamente il piano straordinario di vendita degli alloggi pubblici, per il riordino degli enti strumentali e delle società della Regione, per l’alienazione degli immobili non necessari o inutilizzati di proprietà della Regione, per la definizione di due importanti fondi di rotazione, uno per la spesa sociale e uno per il turismo che sono stati resi possibili dal lavoro serio e costruttivo delle opposizioni e del gruppo del PD in particolare. L’azione dell’opposizione ha scongiurato inoltre l’introduzione di deroghe nel settore dell’escavazione, che da quasi trenta anni aspetta il piano regionale, e nel settore dei campeggi evitando nuove costruzioni in deroga delle leggi vigenti.
Per quanto riguarda i temi di interesse della nostra provincia il dibattito non ha permesso l’approvazione degli emendamenti relativi alla questione delle tangenziali a pagamento. L’emendamento contro il raddoppio della potenzialità di Ca’ del Bue è stato bocciato e così quelli sulla riconversione dell’ospedale di Nogara e sul finanziamento del progetto della statale 12 (l’assessore ha però assicurato un percorso con tempi certi per la redazione del progetto definitivo).
I consiglieri veronesi della Lega e del Popolo della libertà non li hanno sostenuti schierandosi con la Giunta regionale senza onorare gli impegni presi a parole in provincia di Verona.
I consiglieri Bonfante e Fasoli, nel presentare questo bilancio del lavoro svolto, saranno impegnati nei prossimi giorni sul territorio per informare meglio i cittadini e proseguiranno il lavoro in aula per ottener quanto non è stato possibile in questa occasione.
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