E’ il tema dell'incontro organizzato dal PD di Verona presso l’Hotel San Marco, via Longhena 42 Verona, per il giorno 27 febbraio alle ore 20,45.
Il Tema dell’incontro è impegnativo ed interessante, considerata la trattativa tra il Governo e le rappresentanze sociali e sindacali che si sta svolgendo in questo periodo
Introduce e coordina l’incontro Roberto Fasoli, consigliere regionale del PD e Vice-presidente della Commissione Attività produttive;
- Michele Corso, segretario generale CGIL di Verona;
- Massimo Castellani, segretario generale CISL;
- Lucia Perina, segretario generale UIL di Verona;
- Luigi Mariucci, docente di diritto del lavoro alla Università di Venezia-Ca' Foscari e membro del Forum nazionale Lavoro del PD.
All'incontro sarà presente Michele Bertucco, candidato Sindaco per il comune di Verona.
“La trattativa sul lavoro, afferma Roberto Fasoli, è ad un punto molto delicato e credo serva grande prudenza e determinazione per arrivare ad un accordo tra governo e parti sociali. Il ruolo del sindacato è di estrema delicatezza e la ritrovata unità d'azione va preservata con cura. Il PD deve lavorare per un'intesa vera che tenga assieme le forze sociali e parli a tutto il mondo del lavoro. Impresa non facile, considerato che sembra farsi strada un’opinione, tutt’altro che da sottovalutare, per la quale si può andare avanti anche senza l’accordo con le parti sociali. Ha fatto bene Bersani ad avvertire che se non c’è accordo il voto favorevole del PD non è scontato. Il PD infatti deve considerare fondamentale il rapporto con le parti sociali e in particolar modo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori. Nessuno può ignorare quanto sia difficile oggi dare risposte concrete e solidali ad un mondo del lavoro estremamente frammentato e il sindacato non va sterilmente criticato ma aiutato, se pur da una posizione distinta e autonoma come deve essere quella di un partito, a trovare la strada per riuscire a costruire diritti e tutele per l’insieme del mondo del lavoro, con una particolare attenzione alle fasce più deboli che non solo giovani e donne ma anche i lavoratori espulsi dai processi produttivi in età avanzata, che faticano a rientrare nel mondo del lavoro”.
“Resta inoltre inteso, conclude Fasoli, che senza una ripresa dell’economia, frutto di adeguate politiche industriali e di bilancio, nessuna riforma del mercato del lavoro potrà garantire l’occupazione e il superamento del precariato, vera piaga sociale. Molti sono i temi relativi al lavoro oggetto della difficile trattativa in atto e di ciò si parlerà nell’incontro organizzato dal PD di Verona per lunedì 27 febbraio alle 20.45 (Hotel San Marco di Verona)”.
Ritengo che vi siano le condizioni da parte del Governo, delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali di realizzare un buon accordo sul mercato del lavoro e sugli ammortizzatori sociali, affrontando i problemi reali dell’Italia (sostegno più ampio ai lavoratori, competitività delle imprese e prospettive certe per i giovani, le donne ed i precari). Occorre privilegiare tutto questo e non favorire i tatticismi e le pseudo strategie del dopo Monti perché ancora non siamo usciti dalla crisi economica e finanziaria.
Inoltre, l’incontro è un’occasione per approfondire il tema del lavoro: il lavoro ieri, oggi e domani.
“La trattativa sul lavoro, afferma Roberto Fasoli, è ad un punto molto delicato e credo serva grande prudenza e determinazione per arrivare ad un accordo tra governo e parti sociali. Il ruolo del sindacato è di estrema delicatezza e la ritrovata unità d'azione va preservata con cura. Il PD deve lavorare per un'intesa vera che tenga assieme le forze sociali e parli a tutto il mondo del lavoro. Impresa non facile, considerato che sembra farsi strada un’opinione, tutt’altro che da sottovalutare, per la quale si può andare avanti anche senza l’accordo con le parti sociali. Ha fatto bene Bersani ad avvertire che se non c’è accordo il voto favorevole del PD non è scontato. Il PD infatti deve considerare fondamentale il rapporto con le parti sociali e in particolar modo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori. Nessuno può ignorare quanto sia difficile oggi dare risposte concrete e solidali ad un mondo del lavoro estremamente frammentato e il sindacato non va sterilmente criticato ma aiutato, se pur da una posizione distinta e autonoma come deve essere quella di un partito, a trovare la strada per riuscire a costruire diritti e tutele per l’insieme del mondo del lavoro, con una particolare attenzione alle fasce più deboli che non solo giovani e donne ma anche i lavoratori espulsi dai processi produttivi in età avanzata, che faticano a rientrare nel mondo del lavoro”.
“Resta inoltre inteso, conclude Fasoli, che senza una ripresa dell’economia, frutto di adeguate politiche industriali e di bilancio, nessuna riforma del mercato del lavoro potrà garantire l’occupazione e il superamento del precariato, vera piaga sociale. Molti sono i temi relativi al lavoro oggetto della difficile trattativa in atto e di ciò si parlerà nell’incontro organizzato dal PD di Verona per lunedì 27 febbraio alle 20.45 (Hotel San Marco di Verona)”.
Ritengo che vi siano le condizioni da parte del Governo, delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali di realizzare un buon accordo sul mercato del lavoro e sugli ammortizzatori sociali, affrontando i problemi reali dell’Italia (sostegno più ampio ai lavoratori, competitività delle imprese e prospettive certe per i giovani, le donne ed i precari). Occorre privilegiare tutto questo e non favorire i tatticismi e le pseudo strategie del dopo Monti perché ancora non siamo usciti dalla crisi economica e finanziaria.
Inoltre, l’incontro è un’occasione per approfondire il tema del lavoro: il lavoro ieri, oggi e domani.
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