Ieri mattina si è svolta la conferenza stampa su Motorcity organizzata da Franco Bonfante, vice presidente del consiglio regionale Veneto, che ha presentato una proposta di legge regionale al fine di riportare il progetto Motorcity nei limiti dimensionali della grande distribuzione e non in deroga a tutte le norme in materia di programmazione commerciale regionale.
All’incontro hanno partecipato anche Laura Puppato, capo gruppo consiliare del PD in regione e responsabile del forum ambiente del PD, Giuseppe Civati, consigliere regionale Lombardia, Maurizio Fontanili, Presidente della Provincia di Mantova.
“Abbiamo presentato una proposta di legge molto breve, ha dichiarato Franco Bonfante, per ripristinare la legalità nel campo del commercio. Nel 2005 con l’inganno, per fortuna io non c’ero, è stata approvata una legge regionale inaudita nella quale si dà l’autorizzazione ad un centro commerciale il più grande in Europa alle porte di Verona di 190 mila mq di superficie, ciò vuol dire che tutti gli 11 centri commerciali della provincia di Verona messi assieme non raggiungono tale superficie ma arrivano 150 mila mq”. “Tutto questo in deroga alla normativa programmatoria regionale, continua Bonfante, è una cosa folle che metterà in ginocchio il piccolo commercio di Verona città e provincia e distruggerà 4 milioni di metri quadrati di aree coltivabili e di risorgive, creerà una cattedrale nel deserto che dopo poco fallirà. Non creerà assolutamente posti ma ne porterà via ad altri. Quindi, siamo assolutamente contrari e la proposta di legge è una sfida a Zaia che ha dichiarato recentemente in una intervista al Corriere della Sera che lui è contro i grandi centri commerciali e contro gli outlet perché questi portano ormai solo povertà, falliscono e non hanno futuro. Bene lo dimostri approvando la nostra proposta di legge.
Subito dopo è intervenuto il Presidente della Provincia di Mantova, Maurizio Fontanili che illustrato l’impatto ambientale in tutto il nord est ed i problemi di viabilità e trasporti che si creeranno in quanto Motorcity richiamerà 60 milioni di persone su strutture inadeguate. Da informazioni indirette Fontanili ha dichiarato che Coopsette vorrebbe uscire dal progetto.
Giuseppe Civati nel suo intervento ha dichiarato che “Motorcity rischia di diventare il simbolo della devastazione del territorio per futili motivi diremmo noi, cioè motivi evidentemente molto fondati dal punto speculativo ma molto poveri dal punto di vista ambientale e della sostenibilità della qualità della vita dei nostri territori più belli. La cosa fondamentale della politica contemporanea è la trasparenza e la possibilità di controllare le decisioni o almeno di conoscerle e nel caso di Motorcity non si capisce bene quali siano state”. Si fatica, ha concluso Cibati, a risalire ai momenti decisionali, a chi ha finanziato una serie di progetti e a chi li sostiene in modo particolare. Anzi in questo caso Zaia, visto che fa rivoluzioni, una piccola rivoluzione la faccia a Vigasio e a Trevenzuolo”.
Laura Puppato, responsabile del forum Ambiente del Partito Democratico ha sottolineato che “stiamo chiarendo una volta per tutte come il PD sia attentissimo a questioni che hanno a che vedere con il territorio nel senso più vero del termine perché se ne parla troppo a sproposito. Per territorio è bene considerare quella parte di territorio, ormai poca o pochissima, che rimane scoperta dal punto di vista dell’urbanizzazione selvaggia e incontrollata che c’è nel nostro veneto. Sentiamo la necessità di garantire anche per le future generazioni un’area salubre e pulita. La possibilità ulteriormente mai considerata nelle politiche urbanistiche di questo Veneto di valutare opportunamente le conseguenze in termini di viabilità e di salute alle scelte che vengono perpetuate oggi”. Da questo punto di vista il PD, ha continuato Puppato, si sta con tutto il gruppo regionale posizionando in maniera chiara per un adeguato controllo del territorio e per una attivazione dal punto di vista artigianale, industriale e commerciale che veda il rispetto del limite che il pianeta ci chiede in termini di attenzione alla mobilità ed in termini energetici. Quindi, abbiamo dato il via sostanzialmente ad una stagione diversa che ci veda finalmente più vicini ad un modello europeo, ad un modello internazionale evoluto che vede oggi proprio questi temi al centro degli incontri internazionali ed una attenzione da parte della politica più lungimirante, più capace di visione, di guardare avanti con una logica che non è quella dello sviluppo fine a se stesso ma con una logica di sviluppo associato al principio del benessere”.
L’incontro è stato molto importante e segna un momento decisivo per ripensare Motorcity è sottoporlo alle regole della programmazione regionale senza privilegi e scorciatoie che farebbero pagare un prezzo molto alto in termini di vivibilità, salute e sviluppo sostenibile al territorio interessato (Verona e Mantova) ed alla regione Veneto.
Sono intervenuti il portavoce di Lega Ambiente e Vincenzo D'Arienzo, capo gruppo consiliare del PD in Provincia Verona, che si è distinto per le sue battaglie in Consiglio Provinciale contro Motorcity.Corriere della Sera 30 aprile 2010 Dichiarazione di Luca Zaia
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