Non bisogna dimenticare che
Fassina spesse volte è stato scorretto ed offensivo con gli esponenti del PD
che nella precedente gestione esprimevano opinioni diverse dalle sue.
Le sue dimissioni danno una
risposta immediata al suo orgoglio e rispondono all’esigenza di uscire dal
Governo che in diverse occasioni ha manifestato direttamente o indirettamente. Per
Fassina sembra che il congresso del PD non si sia concluso. Inoltre Fassina ha
perso la sicurezza che lo accompagnava quando era in maggioranza con Bersani
nel PD. Questo denota che abbia più di qualche difficoltà ad esprimere una
linea politica che aggreghi in una posizione di minoranza.
Occorre tenere presente che Fassina ha espresso in diverse occasioni riserve nei confronti del Governo e della sua presenza nel Governo. Aveva già tentato di dimettersi.
Fassina ha scelto il momento e l’occasione sbagliata per dimettersi.
Ho visto ed ascoltato il video con le dichiarazioni di Renzi e si evince chiaramente che Renzi ha dichiarato: “Rimpasto pausa Chi?”. Non capisco perchè i giornali riportano invece “Fassina chi?”.
Interessante la dichiarazione di
Matteo Orfini: Ho appreso la notizia dalle agenzie, non le ho capite"
Matteo Orfini non usa mezze misure nel commentare l'addio al governo dell'ex
vice ministro dell'Economia Stefano Fassina. Non condivide la scelta del suo
compagno di mozione (insieme avevano appoggiato Cuperlo alle ultime primarie
del Pd). La definisce "inconcepibile nei tempi e nei modi".
"Avrei capito -dice - avesse deciso di lasciare su questioni legate a
contenuti, a decisioni prese dal governo invece lo ha fatto su una polemica
congressuale, di contrasto nei confronti della linea del nuovo segretario. Io - aggiunge - non l'avrei fatto".
Fassina era tra coloro che sostenevano la tesi di sopportare il Governo Letta. Si vede che il suo orgoglio gli ha fatto perdere di vista questo suo importante obiettivo.
La mia amica giornalistaEleonora Voltolina dichiara: “Caso Renzi, son tutti fuori di testa? Prima di parlare qualcuno si è preso la briga di guardare il video di 10 secondi che immortala il passaggio “incriminato” della conferenza stampa? Avrebbe scoperto che la frase “Fassina chi?” non é mai stata pronunciata. Cioè i vari Giannini stanno commentando sul nulla. E anche tanti, troppi altri. Un consiglio spassionato: imparate a ricercare le fonti prima di sentenziare pareri. Così si evitano figure barbine, e si resta sui contenuti”.
Cristiana Alicata dichiara nel suo blog: “Ho visto il video incriminato del “Fassina chi?”, mi viene da dire “Giornalisti chi?”
Mi pare il tipico caso montato ad arte, spiace che Fassina ci sia cascato.
Renzi dice: “Chi?” (e in effetti non si sente bene dalla domanda del giornalista) e non “Fassina chi?” come sta uscendo da tutte le parti. E soprattutto non ride, sono i giornalisti ad avere riso e ad avere montato (così a me pare) ad arte una polemica.
Ora io mi chiedo:vi rendete conto che stiamo parlando di questo e non del contenuto del Job Act? O di quale legge elettorale? Spero Renzi e Fassina si sentano a telefono, si chiariscono e si ricominci a parlare di politica.
Se poi le dimissioni sono date per la linea PD, ripeto a Stefano Fassina la mia domanda: al governo con Alfano e prima con Berlusconi sì e nel PD con Renzi no?
Spero false voci di partitello turco.
Non è nella cultura del PD che vogliamo e nessuno vuole mandare via nessuno, siamo bipolaristi, quindi la dialettica anche dura e il conflitto fanno parte dell’idea del partito che abbiamo. Che, appunto, è diversa da quella precedente dove la conflittualità era peccato mortale”.
Non si è mai verificato che la maggioranza di un partito, in questo caso il PD, rappresenti nel Governo tutto il partito. In questo caso Fassina si è inventato una nuova regola del terzo millennio.
Fassina era tra coloro che sostenevano la tesi di sopportare il Governo Letta. Si vede che il suo orgoglio gli ha fatto perdere di vista questo suo importante obiettivo.
La mia amica giornalista
Cristiana Alicata dichiara nel suo blog: “Ho visto il video incriminato del “Fassina chi?”, mi viene da dire “Giornalisti chi?”
Mi pare il tipico caso montato ad arte, spiace che Fassina ci sia cascato.
Renzi dice: “Chi?” (e in effetti non si sente bene dalla domanda del giornalista) e non “Fassina chi?” come sta uscendo da tutte le parti. E soprattutto non ride, sono i giornalisti ad avere riso e ad avere montato (così a me pare) ad arte una polemica.
Ora io mi chiedo:vi rendete conto che stiamo parlando di questo e non del contenuto del Job Act? O di quale legge elettorale? Spero Renzi e Fassina si sentano a telefono, si chiariscono e si ricominci a parlare di politica.
Se poi le dimissioni sono date per la linea PD, ripeto a Stefano Fassina la mia domanda: al governo con Alfano e prima con Berlusconi sì e nel PD con Renzi no?
Spero false voci di partitello turco.
Non è nella cultura del PD che vogliamo e nessuno vuole mandare via nessuno, siamo bipolaristi, quindi la dialettica anche dura e il conflitto fanno parte dell’idea del partito che abbiamo. Che, appunto, è diversa da quella precedente dove la conflittualità era peccato mortale”.
Non si è mai verificato che la maggioranza di un partito, in questo caso il PD, rappresenti nel Governo tutto il partito. In questo caso Fassina si è inventato una nuova regola del terzo millennio.
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