Si è svolto un incontro, ospitato dalla Festa Democratica di Borgo Nuovo (Verona), al quale hanno partecipato i rappresentanti di EntiTrasparEnti ed il segretario del PD di Verona, Vincenzo D’Arienzo. Purtroppo il confronto non si è realizzato in quanto D’Arienzo si è allontanato per accogliere Rosy Bindi che nel frattempo era arrivata alla Festa.
L’incontro è stato aperto da Damiano Fermo, il quale ha coordinato i lavori e sottolineato l’importanza del documento EntiTrasparEnti per innovare la politica a Verona ed in Provincia.
Damiano Fermo afferma che “Trasparenza significa franchezza e condivisione: dare alle persone piena informazione sulle cose che accadono e sul perché. Le scelte di un partito, di un'organizzazione devono rispettare un progetto che sia condiviso dai cittadini. Per questo una popolazione matura e un partito trasparente sono due facce della stessa medaglia. E’ soprattutto necessario essere trasparenti per dare un segnale ai meno tutelati in questo momento. Alle nuove generazioni che non hanno un motivo di fiducia. Non hanno garanzia di mobilità. Trovano barriere nei privilegi corporativi. Per chi oggi viene espulso dal mercato del lavoro e si trova davanti ad un baratro”. “Serve coraggio, dichiara Damiano Fermo, ed una possibile soluzione è quella di puntare alla trasparenza nelle istituzioni, nelle organizzazioni e nei partiti per ampliare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale, organizzativa e politica del paese.
I partiti devono definire un metodo, semplice, per separare, negli enti economici cui sono chiamati a partecipare, la commistione fra l’indirizzo politico e la gestione aziendale. Un principio, questo, secondo il quale si potrà riguadagnare parte della credibilità persa, tornando a dimostrare rispetto verso chi si pretende di rappresentare”.
I partiti devono definire un metodo, semplice, per separare, negli enti economici cui sono chiamati a partecipare, la commistione fra l’indirizzo politico e la gestione aziendale. Un principio, questo, secondo il quale si potrà riguadagnare parte della credibilità persa, tornando a dimostrare rispetto verso chi si pretende di rappresentare”.
Francesco Magagnino ha illustrato nel suo intervento gli obiettivi del gruppo contenuti nel documento sottoscritto da centinaia di cittadini ed iscritti al PD: Partito Democratico capace di innovarsi con la Trasparenza e le Competenze.
“Con grandissimo dispiacere, afferma Francesco Magagnino, duole costatare che non riusciamo a trovare una frequenza condivisa per discutere insieme proattivamente del tema messo al centro con il documento EntiTrasparENTI. Il segretario ha ritenuto di scrivere in autonomia un nuovo documento rinviando così il confronto su quanto proposto, condiviso e sottoscritto da quasi 200 persone. Detto questo, noi, con gran senso del dovere e convinzione della necessità di traguardare l’obiettivo della trasparenza analizzeremo la proposta formulata dal segretario e ne daremo una valutazione confermando eventuali punti di proposta ed evidenziando eventuali lacune”.
Francesco Magagnino aggiunge infine "Ciò che è certo, è che il partito tutto, dal nazionale fino al locale, deve dare mostra di coraggio e di audacia, affrontando le questioni spigolose risolvendole con la forza e la semplicità di coloro che affrontano le questioni con disinteresse senza dover difendere posizioni di potere e meccanismi clientelari".
Chiara Chiappa ha parlato della sua esperienza nel Consiglio Comunale di Isola della Scala, che serve da testimonianza per gli enti locali della Provincia. Lo slogan scelto dal Gruppo Consiliare “Isola nostra bene comune” è “un paese che sia bene comune e non di pochi” gestito con una democrazia partecipativa.
“La proposta, afferma Chiara Chiappa, del gruppo consiliare “Isola nostra bene comune” presentata in Consiglio prevede che le nomine nei vari enti e comitati di gestione avvengano attraverso un bando pubblico, per consentire ai cittadini che ritengono di possedere i requisiti di moralità, competenza ed esperienza di presentare i loro curricula a prescindere dalle appartenenze politiche. Dopo la selezione effettuata da apposita commissione consiliare, il sindaco effettua le nomine pubblicando i curricula dei nominati e motivando i motivi della scelta”.
“Con tale procedura, conclude Chiara Chiappa, si ottiene un duplice risultato: per prima cosa vengono messe a disposizione della comunità le competenze e professionalità migliori anche se sconosciute dai politici; con la trasparenza del metodo si recupera la fiducia dei cittadini verso le istituzioni mai come ora tentati da sentimenti di antipolitica, e si allontana il sospetto che le nomine nascondano clientelismi, favori, politicismi di carriera. La partecipazione della società civile alla vita di comunità è l’unica risposta alla crisi della democrazia rappresentativa, in cui il cittadino dopo le elezioni ha solo il ruolo di semplice osservatore”.
La mozione proposta è stata approvata da tutto il consiglio comunale e qualche giorno dopo oltraggiata dal Sindaco Giovanni Miozzi, il quale ha effettuato alcune nomine senza tenere conto della nuova delibera.
“La complessità dei problemi della società del terzo millennio, afferma Antonino Leone, richiede la scelta di persone in possesso di competenze adeguate. L’impegno e la buona volontà o peggio la sola appartenenza politica in assenza delle competenze risultano insufficienti per svolgere un ruolo efficace nella gestione di enti o società pubbliche che erogano servizi essenziali per la comunità locale”.
“Un altro fattore, dichiara Antonino Leone, da considerare nelle istituzioni, nelle organizzazioni e nei partiti è la trasparenza e la franchezza, la quale se realizzata mette in moto dei meccanismi positivi dal punto di vista sociale (cooperazione, lavoro di gruppo, fiducia, partecipazione) ed economico (diminuzione dei costi delle transazioni, investimenti esteri, successo). La politica delle bugie ha causato nel tempo effetti devastanti (lo scandalo Enron, il crollo dei colossi finanziari nell’attuale crisi, la sfiducia nei partiti). Pertanto, le competenze e la trasparenza sono gli elementi strategici da concretizzare per avviare un grande cambiamento nelle organizzazioni e nella società”.
“I cittadini elettori in disaccordo con la politica del proprio partito, conclude Antonino Leone, scelgono l’opzione uscita per scegliere un altro partito o la lealtà passiva che reprime il dialogo in quanto il dissenso non viene espresso. Occorre creare le condizioni in cui i cittadini possono esprimersi, essere ascoltati ed incidere nelle scelte. La cultura della trasparenza e della franchezza creano le condizioni descritte e condizionano in modo positivo il tipo di leadership di un partito”.
Oggi basta essere collegati alle tecnologie di informazione e comunicazione per smascherare chi bara: la verità prima o dopo salta fuori attraverso un blog o un motore di ricerca. Quindi, conviene a tutti abbandonare la bugia e propugnare la trasparenza e la franchezza.
“Con grandissimo dispiacere, afferma Francesco Magagnino, duole costatare che non riusciamo a trovare una frequenza condivisa per discutere insieme proattivamente del tema messo al centro con il documento EntiTrasparENTI. Il segretario ha ritenuto di scrivere in autonomia un nuovo documento rinviando così il confronto su quanto proposto, condiviso e sottoscritto da quasi 200 persone. Detto questo, noi, con gran senso del dovere e convinzione della necessità di traguardare l’obiettivo della trasparenza analizzeremo la proposta formulata dal segretario e ne daremo una valutazione confermando eventuali punti di proposta ed evidenziando eventuali lacune”.
Francesco Magagnino aggiunge infine "Ciò che è certo, è che il partito tutto, dal nazionale fino al locale, deve dare mostra di coraggio e di audacia, affrontando le questioni spigolose risolvendole con la forza e la semplicità di coloro che affrontano le questioni con disinteresse senza dover difendere posizioni di potere e meccanismi clientelari".
Chiara Chiappa ha parlato della sua esperienza nel Consiglio Comunale di Isola della Scala, che serve da testimonianza per gli enti locali della Provincia. Lo slogan scelto dal Gruppo Consiliare “Isola nostra bene comune” è “un paese che sia bene comune e non di pochi” gestito con una democrazia partecipativa.
“La proposta, afferma Chiara Chiappa, del gruppo consiliare “Isola nostra bene comune” presentata in Consiglio prevede che le nomine nei vari enti e comitati di gestione avvengano attraverso un bando pubblico, per consentire ai cittadini che ritengono di possedere i requisiti di moralità, competenza ed esperienza di presentare i loro curricula a prescindere dalle appartenenze politiche. Dopo la selezione effettuata da apposita commissione consiliare, il sindaco effettua le nomine pubblicando i curricula dei nominati e motivando i motivi della scelta”.
“Con tale procedura, conclude Chiara Chiappa, si ottiene un duplice risultato: per prima cosa vengono messe a disposizione della comunità le competenze e professionalità migliori anche se sconosciute dai politici; con la trasparenza del metodo si recupera la fiducia dei cittadini verso le istituzioni mai come ora tentati da sentimenti di antipolitica, e si allontana il sospetto che le nomine nascondano clientelismi, favori, politicismi di carriera. La partecipazione della società civile alla vita di comunità è l’unica risposta alla crisi della democrazia rappresentativa, in cui il cittadino dopo le elezioni ha solo il ruolo di semplice osservatore”.
La mozione proposta è stata approvata da tutto il consiglio comunale e qualche giorno dopo oltraggiata dal Sindaco Giovanni Miozzi, il quale ha effettuato alcune nomine senza tenere conto della nuova delibera.
“La complessità dei problemi della società del terzo millennio, afferma Antonino Leone, richiede la scelta di persone in possesso di competenze adeguate. L’impegno e la buona volontà o peggio la sola appartenenza politica in assenza delle competenze risultano insufficienti per svolgere un ruolo efficace nella gestione di enti o società pubbliche che erogano servizi essenziali per la comunità locale”.
“Un altro fattore, dichiara Antonino Leone, da considerare nelle istituzioni, nelle organizzazioni e nei partiti è la trasparenza e la franchezza, la quale se realizzata mette in moto dei meccanismi positivi dal punto di vista sociale (cooperazione, lavoro di gruppo, fiducia, partecipazione) ed economico (diminuzione dei costi delle transazioni, investimenti esteri, successo). La politica delle bugie ha causato nel tempo effetti devastanti (lo scandalo Enron, il crollo dei colossi finanziari nell’attuale crisi, la sfiducia nei partiti). Pertanto, le competenze e la trasparenza sono gli elementi strategici da concretizzare per avviare un grande cambiamento nelle organizzazioni e nella società”.
“I cittadini elettori in disaccordo con la politica del proprio partito, conclude Antonino Leone, scelgono l’opzione uscita per scegliere un altro partito o la lealtà passiva che reprime il dialogo in quanto il dissenso non viene espresso. Occorre creare le condizioni in cui i cittadini possono esprimersi, essere ascoltati ed incidere nelle scelte. La cultura della trasparenza e della franchezza creano le condizioni descritte e condizionano in modo positivo il tipo di leadership di un partito”.
Oggi basta essere collegati alle tecnologie di informazione e comunicazione per smascherare chi bara: la verità prima o dopo salta fuori attraverso un blog o un motore di ricerca. Quindi, conviene a tutti abbandonare la bugia e propugnare la trasparenza e la franchezza.
1 commento:
In questo momento di grave crisi politica nel nostro Paese è quanto mai necessaria aumentare il grado di partecipazione alla vita istituzionale e ciò è possibile solo dimostrando di perseguire concretamente (partendo dalle piccole realtà locali) la via della trasparenza altrimenti la disaffezione alla politica aumenterà sempre e ciò sarà un danno per tutti i cittadini onesti! Inoltre, con il debito pubblico che ha l'Italia, non ci possiamo più permettere questo genere di storture. Quindi la ricerca della trasparenza non può non essere al primo posto e tutti ci dobbiamo impegnare in questo senso cominciando, ad esempio, dalla scelta di chi votare alle elezioni: chi mette i bastoni fra le ruote a certe belle iniziative come ad Isola della Scala deve semplicemente andare a casa perchè, avendo chiaramente duplici interessi, rappresenta un danno per la comunità che questo Paese non può più permettersi di pagare!
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