giovedì 11 ottobre 2018

Italia allo sbaraglio

Non è solo il deficit al 2,4% previsto dal DEF per 2019 che crea problemi al sistema Italia ma soprattutto la fiducia e la credibilità bassa nei confronti del Governo giallo verde e di Di Maio e Salvini. Le dichiarazioni di questi due esponenti politici non influiscono positivamente sulla crescita e lo sviluppo dell’Italia perché mancano i fatti e le azioni e rimangono solo parole. Sono assenti gli strumenti che influiscono positivamente sul sistema Italia. Le dichiarazioni della maggioranza governativa fanno aumentare lo spread ed abbassare la valutazione della Borsa. Quando capiranno che le contraddizioni tra le parole ed i fatti aggravano la situazione economica dell’Italia.
Il FMI afferma che in Italia "l'incertezza politica" ha portato a "una rinnovata attenzione al nesso tra banche e debito sovrano".   “Se dovessero riemergere preoccupazioni sul mercato sulla politica di bilancio, il rischio è quello di riaccendere il legame fra banche e debito sovrano. Lo ha sottolineato Tobias Adrian, direttore del dipartimento Mercati monetari e dei capitali del Fondo monetario internazionale.
Intanto in questi giorni tutte le istituzioni nazionali ed internazionali (Banca d’Italia, Ufficio parlamentare bilancio, Corte dei Conti, Commissione Europea, FMI , OCSE) hanno espresso un giudizio negativo sul DEF.
In Italia la crescita è prevista rallentare all'1,4% nel 2018 e all'1,1% nel 2019. Così il nuovo 'Economic Outlook' dell'Ocse, che rivede al ribasso le precedenti stime sul Pil, dato al +1,5% quest'anno e al +1,3% il prossimo. Secondo l'organizzazione parigina la crescita degli investimenti, sebbene ancora robusta, si andrebbe attenuando mentre il rilancio dei consumi privati perderà vigore a causa di un indebolimento della ripresa occupazionale e della perdita, a seguito del rialzo dell'inflazione, del potere d'acquisto delle famiglie. "L'incertezza politica potrebbe avere un impatto sullo sviluppo economico". La crescita stimata per l'Italia nel 2018 (+1,4%) e nel 2019 (+1,1%) risulta tra le più basse di tutta l'area Ocse insieme a quella del Giappone (1,2% per entrambi gli anni). Nonostante tali giudizi negativi Di Maio e Salvini hanno dichiarato di voler proseguire sulla strada tracciata dal DEF non curandosi delle osservazioni esplicitate e dei rischi che l’economia italiana può subire per mancanza di sviluppo e di crescita.

2 commenti:

Luca Soncini ha detto...

Il governo Renzi e Gentiloni hanno fatto manovre sopra al 2,4% di deficit senza avere problemi e non hanno mai avuto sondaggi con il 60% di consensi per le forze di governo. Ma di che problemi parli?

Antonino Leone ha detto...

Infatti non mi preoccupa il deficit al 2,4% ma la bassa credibilità, fiducia e incertezza che regna nel Governo che incide sui fondamentali dell'economia.