La situazione di crisi del paese e l’ascesa della spesa pubblica ha comportato la necessità di procedere al
blocco delle assunzioni per le PA che avessero registrato un’eccedenza di personale rispetto alla rideterminazione della pianta organica.
Queste misure avevano coinvolto i soggetti disabili vincitori delle prove di selezione disposte da diverse pubbliche amministrazione e tra queste l’Inps che aveva concluso tali prove senza procedere all’assunzione dei soggetti disabili.
Su tale problematica erano intervenuti i deputati del Partito Democratico Diego Zardini e Alessia Rotta con una interrogazione rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali per sapere quanto segue:
“- se non ritenga necessario effettuare una ricognizione nelle pubbliche amministrazioni al fine di conoscere lo stato di attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, rendendo accessibili le informazioni scaturite dall'accertamento stesso e di intervenire nel caso in cui venga rilevato che gli obblighi della legge a favore dei soggetti disabili non siano stati rispettati;
- se non reputi urgente accelerare nelle pubbliche amministrazioni ed in particolare
nell'Inps le procedure di mobilità collettiva che presentano situazioni di soprannumero e di eccedenze di personale (articoli 6 e 33 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) e dare attuazione al piano di assorbimento dei soprannumerari entro il 31 dicembre 2014 (articolo 2, comma 11, del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135) al fine di non disattendere le giuste aspettative dei soggetti disabili risultati idonei nel processo di reclutamento messo in atto dall'Inps;
- se non ritenga necessario valutare la possibilità di effettuare le assunzioni in questione in profili professionali appartenenti ad aree dell'Inps in cui vi sia disponibilità di posti e non posizioni soprannumerarie”.
A tale necessità risponde il Decreto Legge n. 101 del2003 in materia di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni che all’art. 7, comma 6 e 7, prevede
una deroga al blocco delle assunzioni per i lavoratori disabili anche nel caso in cui l’amministrazione interessata presenta una pianta organica con personale in eccedenza o soprannumerario. Le pubbliche amministrazioni avranno l’obbligo di assumere la quota di riserva dedicate alle categorie protette, tra cui le persone con disabilità, anche in soprannumero rispetto alle dotazioni organiche.
Le amministrazioni pubbliche sono obbligate a rideterminare il numero delle assunzioni obbligatorie delle categorie protette secondo le quote e i criteri di computo previsti dalla normativa vigente. Dopo la rideterminazione del numero dei lavoratori di tali categorie, ogni amministrazione è obbligata ad assumere un numero di lavoratori pari alla differenza fra il numero rideterminato e quello esistente.
I deputati del Partito DemocraticoDiego Zardini e Alessia Rotta hanno espresso “soddisfazione per la deroga al divieto di assunzione a favore dei lavoratori disabili che corrisponde ai contenuti rappresentati nella interrogazione presentata al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Sono stati fatti dei passi in avanti rispetto alle aspettative ed alle esigenze dei soggetti disabili che richiedono di entrare nel mondo del lavoro”. “Occorre a questo punto, dichiarano Zardini e Rotta, continuare nella strada intrapresa e modificare ulteriormente la normativa esistente per superare i limiti tutt’ora presenti attraverso le seguenti modifiche normative:
- Modifiche al Decreto Legge 31 agosto 2013 n. 101 del 2013. Garantire l’assunzione dei soggetti disabili, idonei alle prove di selezione, da parte dei datori di lavoro pubblico che hanno stipulato le convenzioni ed effettuato le selezioni, di cui all’art. 11 della legge n. 68/1999, senza concludere la fase di reclutamento a causa del blocco delle assunzioni, utilizzando la graduatoria relativa alle prove di selezione effettuate;
- Modifiche all’art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68. Prevedere la possibilità in caso di completezza del ruolo organico dei datori di lavoro pubblici di inquadrare in soprannumero i soggetti disabili fino al verificarsi della prima vacanza”.
Attualmente l’Inps presenta 495 posti scoperti da destinare ai soggetti disabili, di cui 45 nel Veneto e5 a Verona. Ai sensi delle nuove disposizioni i posti vacanti da destinare alle categorie protette vanno rideterminati e coperti con le nuove assunzioni.
- se non ritenga necessario valutare la possibilità di effettuare le assunzioni in questione in profili professionali appartenenti ad aree dell'Inps in cui vi sia disponibilità di posti e non posizioni soprannumerarie”.
A tale necessità risponde il Decreto Legge n. 101 del
Le amministrazioni pubbliche sono obbligate a rideterminare il numero delle assunzioni obbligatorie delle categorie protette secondo le quote e i criteri di computo previsti dalla normativa vigente. Dopo la rideterminazione del numero dei lavoratori di tali categorie, ogni amministrazione è obbligata ad assumere un numero di lavoratori pari alla differenza fra il numero rideterminato e quello esistente.
I deputati del Partito Democratico
- Modifiche al Decreto Legge 31 agosto 2013 n. 101 del 2013. Garantire l’assunzione dei soggetti disabili, idonei alle prove di selezione, da parte dei datori di lavoro pubblico che hanno stipulato le convenzioni ed effettuato le selezioni, di cui all’art. 11 della legge n. 68/1999, senza concludere la fase di reclutamento a causa del blocco delle assunzioni, utilizzando la graduatoria relativa alle prove di selezione effettuate;
- Modifiche all’art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68. Prevedere la possibilità in caso di completezza del ruolo organico dei datori di lavoro pubblici di inquadrare in soprannumero i soggetti disabili fino al verificarsi della prima vacanza”.
Attualmente l’Inps presenta 495 posti scoperti da destinare ai soggetti disabili, di cui 45 nel Veneto e
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