Nell’ultimo periodo si sono moltiplicate le polemiche sulla chiusura della seggiovia di Prada (VR) come se l’evento dovesse premiare una parte politica non tenendo in considerazione che due piccoli comuni, Brenzone e San Zeno di Montagna, proprietari della struttura, potessero da soli in assenza di una politica più vasta risolvere il problema della continuità del funzionamento di tale impianto.
Bisogna apprezzare l’attuale gestione della società Prada-Costabella che ha invertito la tendenza in materia di cassa, portando le attuali disponibilità della società a circa 300.000 euro, rispetto alle precedenti gestioni (anteriori al 2011) che avevano affidato a società terze la gestione erodendo tutti i margini (vedi bilanci pubblicati sul sito della società http://www.funiviedelgarda.it/index.php.
Occorre un impegno trasparente finalizzato all’apertura degli impianti che veda vincitori il territorio ed i cittadini che si può realizzare con la collaborazione di tutti i soggetti pubblici. Al contrario veda sconfitti i detrattori e coloro che tifano per la chiusura per lucrare i consensi nelle prossime elezioni amministrative.
Ieri si è svolta l’incontro tra il presidente della Provincia ed i Sindaci di Brenzone e San Zeno di Montagna e sembra che siano state chiarite le polemiche dell’ultimo periodo pur rimanendo ciascuno sulle proprie posizioni. Miozzi ha ribadito l’interesse della Provincia nei confronti della montagna veronese e della seggiovia di Prada. I
due sindaci ed il presidente della società Prada Costabella sembrano essere rimasti soddisfatti della riunione.
Nei prossimi giorni la società di gestione inoltre chiederà formalmente alla Provincia, attraverso una lettera ufficiale, la possibilità di attivare una qualche forma di collaborazione – di cui tuttavia sono ancora da definire i dettagli – sperando nel frattempo di sfruttare i prossimi sessanta giorni per ottenere un´altra proroga dal ministero delle Infrastrutture o comunque di trovare i fondi per realizzare il progetto per i nuovi impianti. L´altra speranza degli amministratori è che il tema «funivie»
entri tra gli argomenti all´ordine del giorno del Consiglio dei Ministri previsto oggi a Roma, da cui potrebbe dipendere buona parte del futuro della funivia.
I capi gruppi di minoranza in Consiglio Provinciale, Lorenzo Dalai Pd), Giuseppe Campagnari (Sel), Nicola Terilli (Udc), Sonia Milan (Idv), hanno diffuso il seguente comunicato stampa:
“A richieste concrete da parte dei territorio bisogna rispondere con proposte altrettanto concrete. Quella del project financing avanzata dal presidente Miozzi per la funivia di Prada rientra invece nel dominio delle fantasie faraoniche e irrealizzabili, più adatte ad un parco di divertimenti come Gardaland che al contesto naturalistico del Baldo-Garda. Se quattro anni fa, come tutta l'opposizione gli aveva chiesto e come stavano facendo tutti i principali soci pubblici, anche la Provincia di Verona avesse provveduto a vendere le proprie quote dell'A4, oggi ci sarebbero risorse sufficienti da impiegare anche per il rilancio della funivia. I Sindaci del territorio non chiedono sovvenzioni, chiedono semplicemente un aiuto, da parte degli enti sovraordinati, che gli consenta di metter gambe ad un progetto concreto con il quale accedere al credito bancario. Carte alla mano, la struttura ha infatti tutte le capacità per autofinanziarsi e ripagarsi negli anni gli investimenti necessari. Grave dunque è stato l'errore di Miozzi che si è tenuto in corpo per tutto questo tempo le quote dell'A4, attualmente invendibili, soltanto per assecondare strategie e bizantinismi del presidente della Provincia virtuale: il Sindaco di Verona. Un'incredibile scelta di sudditanza politica della quale oggi fanno le spese i territori. Le proroghe sull'agibilità ottenute fino ad oggi sono arrivate grazie ai parlamentari, compreso l'ordine del giorno approvato recentemente a firma dei deputati Zardini, Dal Moro, Rotta e D'Arienzo, che impegna il Governo a trovare rapidamente soluzioni per la funivia.
Le opposizioni in consiglio provinciale esigono allora che la Giunta trovi, oggi, le risorse per il rilancio della funivia. La Mozione presentata verrà discussa in Commissione la prossima settimana e andrà in consiglio ai primi di settembre”.
Nel frattempo occorre che i deputati che hanno presentato l’odg approvato dal Parlamento si attivino affinché il Governo intervenga a favore della riapertura della struttura.
I capi gruppi di minoranza in Consiglio Provinciale, Lorenzo Dalai Pd), Giuseppe Campagnari (Sel), Nicola Terilli (Udc), Sonia Milan (Idv), hanno diffuso il seguente comunicato stampa:
“A richieste concrete da parte dei territorio bisogna rispondere con proposte altrettanto concrete. Quella del project financing avanzata dal presidente Miozzi per la funivia di Prada rientra invece nel dominio delle fantasie faraoniche e irrealizzabili, più adatte ad un parco di divertimenti come Gardaland che al contesto naturalistico del Baldo-Garda. Se quattro anni fa, come tutta l'opposizione gli aveva chiesto e come stavano facendo tutti i principali soci pubblici, anche la Provincia di Verona avesse provveduto a vendere le proprie quote dell'A4, oggi ci sarebbero risorse sufficienti da impiegare anche per il rilancio della funivia. I Sindaci del territorio non chiedono sovvenzioni, chiedono semplicemente un aiuto, da parte degli enti sovraordinati, che gli consenta di metter gambe ad un progetto concreto con il quale accedere al credito bancario. Carte alla mano, la struttura ha infatti tutte le capacità per autofinanziarsi e ripagarsi negli anni gli investimenti necessari. Grave dunque è stato l'errore di Miozzi che si è tenuto in corpo per tutto questo tempo le quote dell'A4, attualmente invendibili, soltanto per assecondare strategie e bizantinismi del presidente della Provincia virtuale: il Sindaco di Verona. Un'incredibile scelta di sudditanza politica della quale oggi fanno le spese i territori. Le proroghe sull'agibilità ottenute fino ad oggi sono arrivate grazie ai parlamentari, compreso l'ordine del giorno approvato recentemente a firma dei deputati Zardini, Dal Moro, Rotta e D'Arienzo, che impegna il Governo a trovare rapidamente soluzioni per la funivia.
Le opposizioni in consiglio provinciale esigono allora che la Giunta trovi, oggi, le risorse per il rilancio della funivia. La Mozione presentata verrà discussa in Commissione la prossima settimana e andrà in consiglio ai primi di settembre”.
Nel frattempo occorre che i deputati che hanno presentato l’odg approvato dal Parlamento si attivino affinché il Governo intervenga a favore della riapertura della struttura.
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