Ritengo che occorre porre alcune riflessioni all'attenzione degli elettori veronesi poiché le due forze in campo nel ballottaggio di Verona per l’elezione del Sindaco sono diverse nei valori e nei programmi rispetto alla proposta di Orietta Salemi e del PD.
Gli elettori sono liberi, hanno le loro convinzioni ed opinioni e non si fanno trasportare facilmente da una posizione all'altra.
Per tale motivo ritengo che occorre sottoporre all'attenzione degli elettori veronesi delle considerazioni e delle riflessioni affinché ciascuna persona possa valutare e scegliere liberamente e responsabilmente. Ne indico alcune:
1. Il centro destra, rappresentato da Sboarina, è il principale competitor del Partito Democratico ed è corresponsabile della gestione del comune di Verona. E’ una forza nazionale alternativa ed antagonista al Partito Democratico e, quindi, non può essere sostenuto dagli elettori democratici. Da questo raggruppamento ci dividono la visione e la scelta riformista a livello nazionale e locale. Bisogna ricordare che a Torino il centro destra ha sostenuto il M5S, determinando la vittoria di Appendino a scapito di Fassino, il quale aveva governato bene la città di Torino. Occorre valutare che una parte del centro destra (lega) ha dimostrato concretamente di essere razzista, xenofoba, sovranista ed anti europea. Pertanto, è una scelta che non può essere condivisa e sostenuta in quanto regalerebbe un’altra città al centro destra. Tale raggruppamento è tenuto unito dall'obbiettivo di occupare il potere ed una sconfitta segnerebbe una probabile frantumazione;
2. Il partito di Tosi e Bisinella è un’aggregazione locale che non ha influenza a livello nazionale. Molte scelte effettuate dall'Amministrazione di Tosi non sono state condivise dal PD veronese. Certamente occorre riflettere sulle scelte amministrative di questo raggruppamento, il quale dovrebbe riformulare delle proposte sulle scelte assunte dall'amministrazione uscente sui temi più importanti per la città al fine di allargare i consensi. Va tenuto presente che Fare ha votato sì al referendum costituzionale;
3. Una ulteriore riflessione occorre porla all'attenzione. Si tratta di Michele Bertucco, il quale nel caso in cui vincesse al ballottaggio Bisinella resterebbe fuori dal consiglio comunale. Al contrario in caso di vittoria di Sboarina avrebbe garantito il posto in consiglio comunale. Occorre tenere presente che Bertucco ha scelto un ruolo di pura testimonianza sterile che si è rilevata dannosa per i risultati del centro sinistra anziché di rilevanza a favore del centro sinistra (vedi replica di Orietta Salemi). I seguaci di Bertucco hanno scelto di votare Sboarina per farlo rieleggere al consiglio comunale di Verona;
4. Altra opzione è quella di non andare a votare. Molti elettori non ritenendosi rappresentati potrebbero scegliere di non votare, diventando così soggetto passivo nel ballottaggio. Scelta che non condivido perché occorre contrastare l’astensionismo ed esercitare il diritto/dovere di esprimere un voto. La seconda opzione è quella di votare scheda bianca. In questo caso è una libera scelta dell’elettore che non si sente rappresentato e, quindi, vota scheda bianca o annulla la scheda. Non credo in questa ultima opzione in quanto i cittadini avranno comunque un sindaco ed è bene che sia determinato direttamente dalla loro scelta.
Il tempo che intercorre tra oggi e la data del ballottaggio occorre utilizzarlo tutto e bene per effettuare la scelta più coerente rispetto ai fattori in campo ed al nostro impegno politico.
Al momento l’unica certezza che posso esprimere è quella di partecipare al ballottaggio, di non votare Sboarina per i motivi indicati al punto 1. e per quello che la destra rappresenta in contrasto con i nostri valori e di votare Bisinella che non rappresenta i rischi del centro destra a trazione leghista. Tale scelta deve essere accompagnata da un grande impegno per condizionare la futura amministrazione a guida Businella.
Infine, occorre con urgenza ripensare il Partito Democratico veronese. I temi da approfondire e valutare per incidere concretamente sono: il metodo, il modello, l’organizzazione, la struttura, la presenza nel territorio. Questo è un altro tema che il Partito Democratico dovrà affrontare al più presto dopo il ballottaggio.
3. Una ulteriore riflessione occorre porla all'attenzione. Si tratta di Michele Bertucco, il quale nel caso in cui vincesse al ballottaggio Bisinella resterebbe fuori dal consiglio comunale. Al contrario in caso di vittoria di Sboarina avrebbe garantito il posto in consiglio comunale. Occorre tenere presente che Bertucco ha scelto un ruolo di pura testimonianza sterile che si è rilevata dannosa per i risultati del centro sinistra anziché di rilevanza a favore del centro sinistra (vedi replica di Orietta Salemi). I seguaci di Bertucco hanno scelto di votare Sboarina per farlo rieleggere al consiglio comunale di Verona;
4. Altra opzione è quella di non andare a votare. Molti elettori non ritenendosi rappresentati potrebbero scegliere di non votare, diventando così soggetto passivo nel ballottaggio. Scelta che non condivido perché occorre contrastare l’astensionismo ed esercitare il diritto/dovere di esprimere un voto. La seconda opzione è quella di votare scheda bianca. In questo caso è una libera scelta dell’elettore che non si sente rappresentato e, quindi, vota scheda bianca o annulla la scheda. Non credo in questa ultima opzione in quanto i cittadini avranno comunque un sindaco ed è bene che sia determinato direttamente dalla loro scelta.
Il tempo che intercorre tra oggi e la data del ballottaggio occorre utilizzarlo tutto e bene per effettuare la scelta più coerente rispetto ai fattori in campo ed al nostro impegno politico.
Al momento l’unica certezza che posso esprimere è quella di partecipare al ballottaggio, di non votare Sboarina per i motivi indicati al punto 1. e per quello che la destra rappresenta in contrasto con i nostri valori e di votare Bisinella che non rappresenta i rischi del centro destra a trazione leghista. Tale scelta deve essere accompagnata da un grande impegno per condizionare la futura amministrazione a guida Businella.
Infine, occorre con urgenza ripensare il Partito Democratico veronese. I temi da approfondire e valutare per incidere concretamente sono: il metodo, il modello, l’organizzazione, la struttura, la presenza nel territorio. Questo è un altro tema che il Partito Democratico dovrà affrontare al più presto dopo il ballottaggio.
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