Il comitato Bastaunsi Verona Futura ha promosso una conferenza sul tema “La riforma costituzionale per cambiare il paese” che si terrà il 30 settembre, alle ore 18,30, presso Mamma Mia Bistrot, 20/b di Verona.
I relatori dell’incontro sono:
- Irene Tinagli, deputata del PD, che espone L’economia del sì. L’impatto della Riforma sulle politiche economiche e sociali;
- Diego Zardini, deputato del PD, che illustra I tempi e l’efficacia della Riforma.
“La Riforma Costituzionale, afferma Irene Tinagli, è ancora poco conosciuta ai più. Al di là dell’abolizione del Senato, che avrà conseguenze rilevanti sulla governabilità e sulla semplificazione legislativa, ci sono altre parti della Riforma che hanno implicazioni molto importanti sulle politiche economiche, sociali e sulla vita quotidiana dei cittadini. Si creano infatti le condizioni per una riduzione drastica del contenzioso tra Stato e Regioni che per anni ha bloccato il Paese, per un miglior coordinamento tra centro e periferie, e una definizione più chiara delle responsabilità – condizione essenziale per eliminare sprechi, ridurre le diseguaglianze territoriali e migliorare l’efficienza dei servizi e delle infrastrutture. Dobbiamo però riuscire a spiegare questi cambiamenti ai cittadini, perché possano davvero capire la portata della Riforma e compiere una scelta informata”.
“La riforma della costituzione, dichiara Diego Zardini , avrà un positivo impatto sul sistema istituzionale e politico. Nessuno ancora ha saputo analizzare gli effetti economici e sociali, i miglioramenti dei servizi dovuti alla riduzione dei tempi e alla semplificazione dei processi. Interessante il lavoro dei colleghi parlamentari coordinati dall'on. Tinagli che mi onoro di affiancare in un evento che finalmente entrerà davvero nel merito”.
Gli esperti parlamentari che hanno contribuito alla stesura del documento L’economia del sì, curata da Irene Tinagli, sono: Irene Tinagli, Politiche sociali; Carlo dell’Arringa, Le politiche attive del lavoro; Ivan Scalfarotto, Commercio Estero; Stefano Quintarelli e Irene Tinagli, Processi e Piattaforme informatiche; Flavia Piccoli Nardelli, Cultura e turismo; Chicco Testa, Cultura e turismo; Giampaolo Galli, Coordinamento della finanza pubblica; Paolo Gandolfi, Infrastrutture e grandi reti di trasporto.
“La legge di riforma costituzionale varata dal Parlamento, dichiara Lorenzo Dalai coordinatore del Comitato, e che il prossimo 4 dicembre sarà sottoposta al voto referendario, modificando la Parte Seconda della Costituzione, punta a rafforzare e semplificare il governo del Paese. Il progetto di modifica della Carta è nato dalla necessità di superare la lentezza, l’inefficienza e i costi del bicameralismo paritario indifferenziato, così come l’instabilità di Governo derivante dalla difficoltà ad avere maggioranze conformi nei due rami del Parlamento. Infatti spesso vengono licenziate norme confuse e contraddittorie, nate dalle modifiche intervenute in occasione della “navetta” tra Senato e Camera, con conseguente nefaste sull’Economia e sulla certezza del Diritto”.
“Occorre sostenere il SI al referendum Costituzionale, afferma Antonino Leone della direzione del PD di Verona, perché l’Italia è bloccata da molto tempo ed è urgente avviare un grande cambiamento a cominciare dal referendum confermativo sulla Costituzione. Il pianeta è in continua evoluzione e l’Italia ha bisogno di adattarsi al mondo globale per diventare più competitiva ed efficace altrimenti vi è il rischio concreto di rimanere fermi e di non essere più annoverati tra i paesi più sviluppati ed in crescita”.
Nel terzo millennio rimanere fermi o bloccati significa per l’Italia insufficiente crescita per soddisfare i bisogni più urgenti della comunità tra i quali la povertà e l’occupazione. Per tali motivazioni è necessario sostenere il SI al referendum costituzionale.
Volantino incontro
I relatori dell’incontro sono:
- Irene Tinagli, deputata del PD, che espone L’economia del sì. L’impatto della Riforma sulle politiche economiche e sociali;
- Diego Zardini, deputato del PD, che illustra I tempi e l’efficacia della Riforma.
“La Riforma Costituzionale, afferma Irene Tinagli, è ancora poco conosciuta ai più. Al di là dell’abolizione del Senato, che avrà conseguenze rilevanti sulla governabilità e sulla semplificazione legislativa, ci sono altre parti della Riforma che hanno implicazioni molto importanti sulle politiche economiche, sociali e sulla vita quotidiana dei cittadini. Si creano infatti le condizioni per una riduzione drastica del contenzioso tra Stato e Regioni che per anni ha bloccato il Paese, per un miglior coordinamento tra centro e periferie, e una definizione più chiara delle responsabilità – condizione essenziale per eliminare sprechi, ridurre le diseguaglianze territoriali e migliorare l’efficienza dei servizi e delle infrastrutture. Dobbiamo però riuscire a spiegare questi cambiamenti ai cittadini, perché possano davvero capire la portata della Riforma e compiere una scelta informata”.
“La riforma della costituzione, dichiara Diego Zardini
Gli esperti parlamentari che hanno contribuito alla stesura del documento L’economia del sì, curata da Irene Tinagli, sono: Irene Tinagli, Politiche sociali; Carlo dell’Arringa, Le politiche attive del lavoro; Ivan Scalfarotto, Commercio Estero; Stefano Quintarelli e Irene Tinagli, Processi e Piattaforme informatiche; Flavia Piccoli Nardelli, Cultura e turismo; Chicco Testa, Cultura e turismo; Giampaolo Galli, Coordinamento della finanza pubblica; Paolo Gandolfi, Infrastrutture e grandi reti di trasporto.
“La legge di riforma costituzionale varata dal Parlamento, dichiara Lorenzo Dalai coordinatore del Comitato, e che il prossimo 4 dicembre sarà sottoposta al voto referendario, modificando la Parte Seconda della Costituzione, punta a rafforzare e semplificare il governo del Paese. Il progetto di modifica della Carta è nato dalla necessità di superare la lentezza, l’inefficienza e i costi del bicameralismo paritario indifferenziato, così come l’instabilità di Governo derivante dalla difficoltà ad avere maggioranze conformi nei due rami del Parlamento. Infatti spesso vengono licenziate norme confuse e contraddittorie, nate dalle modifiche intervenute in occasione della “navetta” tra Senato e Camera, con conseguente nefaste sull’Economia e sulla certezza del Diritto”.
“Occorre sostenere il SI al referendum Costituzionale, afferma Antonino Leone della direzione del PD di Verona, perché l’Italia è bloccata da molto tempo ed è urgente avviare un grande cambiamento a cominciare dal referendum confermativo sulla Costituzione. Il pianeta è in continua evoluzione e l’Italia ha bisogno di adattarsi al mondo globale per diventare più competitiva ed efficace altrimenti vi è il rischio concreto di rimanere fermi e di non essere più annoverati tra i paesi più sviluppati ed in crescita”.
Nel terzo millennio rimanere fermi o bloccati significa per l’Italia insufficiente crescita per soddisfare i bisogni più urgenti della comunità tra i quali la povertà e l’occupazione. Per tali motivazioni è necessario sostenere il SI al referendum costituzionale.
Volantino incontro
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