venerdì 6 novembre 2015

Più bici meno auto

E’ stato approvato dal Senato il collegato ambiente alla legge di stabilità del 2014. Il senatore democratico Stefano Vaccari, relatore del provvedimento, ha affermato che “ è una legge che inaugura una nuova stagione per la crescita del nostro Paese, puntando sulla Green economy e sull'Economia circolare, rafforzando le tutele ambientali, con misure per la prevenzione del rischio idrogeologico e contro l'inquinamento marino e urbano, per una mobilita sostenibile".
Il collegato ambientale è stato approvato con 295 voti favorevoli, 47 contrari ed 89 astenuti.
La green economy ed il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali entrano per la prima volta nel titolo di una legge. Il provvedimento è un atto fondamentale per la tutela ambientale.
L’art. 5 del provvedimento, misure di mobilità sostenibile, dispone diverse misure e precisamente:
- Il comma 1 fissa nel limite di 35 milioni di euro la quota di risorse di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare da destinare alla realizzazione di un programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro nell'ambito di progetti predisposti (car-pooling, bike-pooling e bike sharing sono state affiancate il car-sharing, il Piedibus);
- Il comma 3 prevede l'erogazione di un contributo pari a 5 milioni di euro alla Regione Emilia Romagna al fine di realizzare una pista ciclopedonale riqualificando tratti dismessi del vecchio tracciato ferroviario Bologna-Verona. La stessa Regione promuove il raggiungimento di un apposito accordo di programma tra gli enti territoriali interessati;
- il comma 4 modifica gli articoli 2 e 210 del DPR 30 giugno 1965, n. 1124 ed introduce l’assicurazione Inail per i soggetti che usano la bicicletta nel tragitto casa-lavoro-casa. Occorre tenere presente che dal 2007 la Fiab ed alcuni parlamentari hanno presentano una proposta di legge che non è mai andata in discussione;
- il comma 4 introduce la figura del mobility manager scolastico, al quale sono assegnati le seguenti competenze: organizzare e coordinare gli spostamenti del personale della struttura scolastica, mantenere i collegamenti con le strutture comunali e con le altre scuole, verificare soluzioni e proporre iniziative per il miglioramento della mobilità.
L’on.le Diego Zardini del Partito Democratico ha espresso “grande soddisfazione per l’approvazione del collegato ambientale per l’importanza che lo sviluppo della green economy riveste per il paese ed in particolare per l’introduzione della piena tutela assicurativa a favore di coloro che si recano al lavoro in bicicletta nel caso di incidente. L’utilizzo della bicicletta ha degli effetti positivi sui cittadini che la usano, sulle città che favoriscono l’uso di tale mezzo e di conseguenza sul paese”.
“Le città ed i centri urbani, conclude Zardini, sono chiamati ad affrontare alcuni problemi fondamentali, quali l’inquinamento e la congestione del traffico, che possono essere contrastate con diverse misure, tra le quali assume rilevanza l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro”.
Con l’introduzione dell’assicurazione Inail per chi va al lavoro in bici vengono rimossi i condizionamenti normativi che hanno scoraggiato l’utilizzo della bicicletta durante il percorso di andata e ritorno dal luogo dell’abitazione a quello di lavoro.
Diego Zardini ha profuso ogni energia al fine di modificare la legislazione vigente in materia di infortunio in itinere per coloro che si recano al lavoro in bicicletta, prima con la presentazione di un disegno di legge in data 22 dicembre 2013 e dopo di un emendamento in collaborazione con la Fiab.
Numerose sono state le iniziative promosse dall’on.le Zardini finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica: conferenza stampa con il presidente della Fiab, Giulietta Pagliaccio, per presentare la proposta di legge, incontri in varie provincie, costituzione del gruppo in Facebook "Al lavoro in bicicletta" e sottoscrizione della mozione su Change.org.
Zardini è stato bravo a sensibilizzare il senatore Vaccari affinché presentasse l’emendamento al Senato finalizzato al riconoscimento dell'infortunio in itinere.
L'impegno e la collaborazione premiano il cambiamento. In questo caso rilevante per l'ambiente e per i lavoratori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dobbiamo fare di più perchè siamo come gli addormentati nel bosco ad attendere che i politici facciano le cose per noi ma le fanno sempre errate oppure fanno accordi lenti come le tartarughe e come l'accordo di Kioto. Bisogna che ci uniamo assieme e chiediamo che le pompe di benzina abbiano due pompe distinte: una pompa che fornisce benzina proveniente da trasporti via terra ed una pompa che fornisce benzina che proviene da trasporti via mare. Ciò ci darà il potere di decidere e ci darà il potere di non dipendere da petrolio che viene trasportato via mare e che è soggetto ad incidenti di trasporto gravi. Puoi immaginare che se ciò fosse stato fatto da molto tempo allora tanti disastri si sarebbero evitati. Con delle pressione verso il governo avremmo ottenuto tasse alte solo contro il petrolio proveniente via mare. Se ti piace ciò che ho scritto apprezzerei tue idee su come si possa iniziare tale cambiamento.