Provvedimenti in corso di approvazione per parificare i lavoratori privati a quelli pubblici in tema di esenzione alle visite fiscali.
Nell’ultimo periodo è stato posto all’attenzione della pubblica opinione la differenza di trattamento dei lavoratori pubblici e privati in materia di esenzione alle visite fiscali nel caso di malattie gravissime. Al momento i lavoratori privati
non godono di alcun tipo di esenzione alle visite fiscali.
Questa differenza di trattamento è nata con l’art. 69 del D. Lgs. n. 150 del 2009 e
dal conseguente decreto 18/12/2009 n. 206.
L’art. 2 del decreto n. 206 esclude dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità i dipendenti pubblici nei seguenti casi:
a) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
b) infortuni sul lavoro;
c) malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio;
d) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.
Il Governo Berlusconi ed i Governi successivi (Monti e Letta) non si sono preoccupati
di equiparare i lavoratori privati ai lavoratori pubblici in materia di viste
mediche di controllo.
Nella riunione del 15 giugno il Governo Renzi ha approvato lo schema del decreto
legislativo in materia di lavoro che contiene all’art. 25 la introduzione con
decreto ministeriale delle esenzioni dalle fasce di reperibilità in caso di
malattia per i lavoratori subordinati dipendenti dai datori di lavoro privati.
Il 16 giugno è stata presentata una proposta di legge da diversi deputati (Gelli Federico, Lenzi Donata, Bonaccorsi Lorenza, Boccuzzi Antonio, Carra Marco, Romano Andrea e Rotta Alessia) finalizzata ad estendere ai lavoratori privati l’esclusione dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità in caso di assenza per malattia. Questa proposta, successiva all'approvazione dello schema del D. Lgs., non verrà discussa ed eventualmente approvata dal Parlamento in quanto il Governo approverà il D. Lgs. in questione.
Pertanto, basta aspettare l’approvazione dello schema del D. Lg. sul lavoro, il quale è stato sottoposto al parere non vincolante delle commissioni competenti, e del conseguente decreto per equiparare i lavoratori privati e pubblici in materia di esenzione alle visite mediche di controllo.
Quest’anno l’opinione pubblica è venuta a conoscenza dei casi di tre lavoratori del settore privato in gravi condizioni di salute:
- Il primo caso in Toscana ad una lavoratrice, malata oncologica, a cui l’Inps ha comminato una sanzione per assenza a visita di controllo. Il caso di Carlotta ha ispirato la proposta di legge;
- Il secondo caso Chiara avvenuto in Trentino Alto Adige ha indotto l’Inps Regionale ad adottare il progetto Chiara – Istruzioni operative per le visite mediche domiciliari di controllo – che stabilisce, in attesa dell’approvazione del decreto, l’esclusione delle visite di controllo nei casi di malattie gravissime;
- Il terzo caso si è verificato nell’Est Veronese. L’interessato, non dichiara di essere stato sottoposto a visita di controllo, afferma che sarebbe utile introdurre anche in Veneto il Progetto Chiara al fine di non sottoporre a visita di controllo i malati più gravi sottoposti a cure continue ed impegnative ed evitare così gli effetti della visita di controllo (controllo degli orari, presenza in casa durante le fasce di reperibilità, dichiarazione per giustificare l’assenza, ecc.).
In prospettiva la questione verrà risolta con l’approvazione del D. Lgs. sul lavoro e l’emanazione del relativo decreto. Fino all’approvazione della suddetta normativa occorre l’intervento positivo dell’Inps che escluda dalle visite mediche di controllo le malattie più gravi come per esempio quelle oncologiche.
L’Inps è nelle condizioni di escludere dalle visite di controllo domiciliari i lavoratori privati affetti da gravi malattie?
Il progetto Chiara dell’Inps del Trentino Alto Adige dimostra che è possibile una gestione flessibile delle visite mediche domiciliari di controllo che consente di esentare in sede di esame dei certificati medici i singoli certificati che presentano malattie gravi come per esempio le malattie oncologiche. Tutto questo può essere realizzato grazie all’utilizzo efficace delle applicazioni informatiche Data Mining e Savio, di cui si è dotato l’Inps.
Il 16 giugno è stata presentata una proposta di legge da diversi deputati (Gelli Federico, Lenzi Donata, Bonaccorsi Lorenza, Boccuzzi Antonio, Carra Marco, Romano Andrea e Rotta Alessia) finalizzata ad estendere ai lavoratori privati l’esclusione dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità in caso di assenza per malattia. Questa proposta, successiva all'approvazione dello schema del D. Lgs., non verrà discussa ed eventualmente approvata dal Parlamento in quanto il Governo approverà il D. Lgs. in questione.
Pertanto, basta aspettare l’approvazione dello schema del D. Lg. sul lavoro, il quale è stato sottoposto al parere non vincolante delle commissioni competenti, e del conseguente decreto per equiparare i lavoratori privati e pubblici in materia di esenzione alle visite mediche di controllo.
Quest’anno l’opinione pubblica è venuta a conoscenza dei casi di tre lavoratori del settore privato in gravi condizioni di salute:
- Il primo caso in Toscana ad una lavoratrice, malata oncologica, a cui l’Inps ha comminato una sanzione per assenza a visita di controllo. Il caso di Carlotta ha ispirato la proposta di legge;
- Il secondo caso Chiara avvenuto in Trentino Alto Adige ha indotto l’Inps Regionale ad adottare il progetto Chiara – Istruzioni operative per le visite mediche domiciliari di controllo – che stabilisce, in attesa dell’approvazione del decreto, l’esclusione delle visite di controllo nei casi di malattie gravissime;
- Il terzo caso si è verificato nell’Est Veronese. L’interessato, non dichiara di essere stato sottoposto a visita di controllo, afferma che sarebbe utile introdurre anche in Veneto il Progetto Chiara al fine di non sottoporre a visita di controllo i malati più gravi sottoposti a cure continue ed impegnative ed evitare così gli effetti della visita di controllo (controllo degli orari, presenza in casa durante le fasce di reperibilità, dichiarazione per giustificare l’assenza, ecc.).
In prospettiva la questione verrà risolta con l’approvazione del D. Lgs. sul lavoro e l’emanazione del relativo decreto. Fino all’approvazione della suddetta normativa occorre l’intervento positivo dell’Inps che escluda dalle visite mediche di controllo le malattie più gravi come per esempio quelle oncologiche.
L’Inps è nelle condizioni di escludere dalle visite di controllo domiciliari i lavoratori privati affetti da gravi malattie?
Il progetto Chiara dell’Inps del Trentino Alto Adige dimostra che è possibile una gestione flessibile delle visite mediche domiciliari di controllo che consente di esentare in sede di esame dei certificati medici i singoli certificati che presentano malattie gravi come per esempio le malattie oncologiche. Tutto questo può essere realizzato grazie all’utilizzo efficace delle applicazioni informatiche Data Mining e Savio, di cui si è dotato l’Inps.
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