tag:blogger.com,1999:blog-7417648945861449866.post7204952430768596674..comments2023-09-21T14:56:11.426+02:00Comments on Cambiamento nelle organizzazioni: Elsa Fornero: Pensioni e LavoroAntonino Leonehttp://www.blogger.com/profile/00370224333294598808noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-7417648945861449866.post-86145087940451618452011-12-31T16:03:42.918+01:002011-12-31T16:03:42.918+01:00----Messaggio originale----
Da: uferruzz@libero.it...----Messaggio originale----<br />Da: uferruzz@libero.it<br />Data: 31/12/2011 15.25<br />A: <br />Ogg: <br /><br /><br />Sono un dirigente d'azienda: premetto che ho 58 anni e 39 anni di contribuzione ma che non ho alcuna intenzione di pensionarmi.<br /><br />E' la prima volta che scrivo ad una istituzione politica: forse il clima che si vive in questi giorni ha contribuito a superare una mia naturale (...o innaturale ?) avversione per un mondo vissuto sempre come tanto lontano dalle quotidiane esigenze delle persone "comuni". <br /><br />Entro subito nel merito di un modesto contributo alla riflessione.<br /><br />La riforma delle pensioni, e segnatamente il "salto in lungo" cui sono costretti i nati degli anni 1952-1953 con 39-40 anni di contribuzione, per quanto misura probabilmente inevitabile sul piano economico ed eticamente condivisibile, paradossalmente scontenta tutti gli attori senza produrre immediati vantaggi in termini di CRESCITA.<br /><br />In effetti:<br /><br />- i GIOVANI DISOCCUPATI continueranno a trovare occupati quei posti che, con le regole cassate, si sarebbero liberati nei prossimi 2-3 anni;<br /><br />- gli ANZIANI OCCUPATI vedranno sconvolti gli imminenti progetti di vita, costruiti sul patto che oggi lo STATO rinnega;<br /><br />- le AZIENDE dovranno mantenere in organico personale anziano e spesso demotivato, non potranno abbattere i costi né immettere nuove risorse "fresche". <br /><br />Proporrei di aprire una discussione sull'ipotesi appresso descritta.<br /><br />Limitatamente ai soli anni 2012 e 2013, lo STATO dovrebbe consentire l'accesso, su base volontaria, al pensionamento a quanti raggiungono quota 100 (con 60 anni di età anagrafica e 40 di contribuzione).<br /><br />A fronte di tale eccezione alla regola, l'AZIENDA di appartenenza del pensionando dovrebbe garantire l'assunzione di un giovane (fino a 35 anni di età) con contratto a tempo indeterminato.<br /><br />In tal modo, favorendo GIOVANI, ANZIANI ed AZIENDE, lo STATO registrerebbe:<br /><br />- un anticipato incremento degli oneri per pensioni;<br /><br />- una riduzione degli oneri per il sostegno del reddito dei GIOVANI disoccupati assunti;<br /><br />- un incremento della base imponibile dell'Irpef e del relativo gettito fiscale;<br /><br />- un presumibile incremento del gettito delle imposte societarie, a fronte dei minori costi e dei maggiori redditi d'impresa (da aumento dei consumi);<br /><br />- un incremento del gettito dell'IVA, a fronte dei maggiori consumi procurati dai nuovi redditi da lavoro dipendente.<br /><br />Ovviamente, si registrerebbe uno sbilancio negativo che lo STATO potrebbe coprire mediante interventi, del tutto giustificabili sul piano dell'EQUITA' e della solidarietà generazionale, con validità limitata ai soli due anni del progetto, del tipo:<br /><br />- incremento dell'aliquota generale Irpef del 43% portandola fino al 44%;<br /><br />- addizionale Irpef, per i soli GIOVANI assunti, dell'1-2%;<br /><br />- penalizzazione dei "pensionandi" per l'1-2% (questo giustificherebbe la base volontaria da garantire agli interessati).<br /><br />Last but non least, questa decisione potrebbe aprire qualche spiraglio nel confronto con le parti sociali (compresi i partiti) che, a fronte della creazione di posti di lavoro, potrebbero essere spinte a valutare in maniera diversa ulteriori sacrifici temporanei.<br /><br />L’atto di coraggio, da parte del governo, consisterebbe nel non considerare un totem la prima drastica scelta, dimostrando al contempo di essere davvero indipendente dalla pressioni (interessate ?) degli altri Stati europei che, in qualche caso, sembrano più orientati a condizionare gli altri che non preoccupati di guardare in casa propria.<br /><br />E' un'ipotesi del tutto priva di senso o meriterebbe qualche approfondimento da parte degli esperti ?<br /><br />Cordiali saluti e Buon (...speriamo) 2012 !<br /><br /> <br /><br />Ugo Ferruzziuferruzz@libero.itnoreply@blogger.com