martedì 30 ottobre 2012

PD Verona: servizi pubblici locali

Conferenza Programmatica del PD di Verona. Documento del gruppo Servizi Pubblici Locali coordinato da Federico Testa, deputato e responsabile nazionale Energia e Servizi Pubblici Locali.
1) I servizi pubblici locali
- ruolo fondamentale per garantire qualità della vita dei cittadini;
- al di là delle riserve di legge, il ruolo del pubblico può essere quello di erogatore diretto (come è per lo più stato nel passato) o di chi definisce il quadro di regole (qualità del servizio, diritti dei consumatori, tutele delle fasce deboli, modalità di definizione dei costi in alcuni casi);
- la scelta del soggetto erogatore, pubblico o privato, va comunque fatta individuando nell’efficienza e nell’efficacia delle prestazioni ai cittadini le variabili sulla base delle quali selezionare, per un tempo definito, tale soggetto;
- in questo senso, le imprese locali di pubblici servizi devono essere capaci di “mettersi in gioco”, valorizzando il proprio capitale di competenze, e chiedendo agli Enti locali chiamati a bandire le gare di attrezzarsi per far sì che i bandi privilegino la qualità del servizio per i cittadini e non le rendite per i soggetti gestori;
- non è tollerabile la riduzione dei servizi pubblici per mancanza di risorse quando molte di esse sono ancora sprecate tra cattive gestioni, ridondanti consulenze e dubbie sponsorizzazioni;
- è importante avviare la riflessione sul superamento delle normative trasversali ai vari servizi pubblici verso regole specifiche per ogni tipologia di servizio, così da cogliere le diverse peculiarità industriali.
2) La situazione e le prospettive strategiche delle società di servizi pubblici a Verona
- chiusura in sé per tutelare la spartizione degli incarichi, che vede prevalere la vicinanza politica rispetto alle competenze, con conseguente sostanziale isolamento rispetto alle aggregazioni in atto.
- In particolare:
- AGSM/AMIA: il trasferimento di amia ad AGSM ha perseguito unicamente finalità di trasferimento di risorse al Comune di Verona. Non a caso non si sono realizzate né la razionalizzazione dei consigli di amministrazione, né significative sinergie industriali. Per quanto riguarda nello specifico AGSM, permangono forti preoccupazioni relativamente alla possibilità prospettica di spuntare condizioni vantaggiose di acquisto delle materie prime energetiche sui mercati globali, che tendenzialmente premieranno la grande dimensione e le sinergie d’acquisto, al di là delle condizioni favorevoli degli ultimi tempi, legate alla particolare situazione dei mercati spot. Quanto al settore dei RIFIUTI, le recenti esperienze, hanno dimostrato l’importanza di mantenere la gestione in una dimensione circoscritta a territori omogenei. Questa decisione consente di favorire economie di scala è in grado di dare risposte immediate ai bisogni dei cittadini. In particolare nella provincia di Verona vanno determinati ambiti territoriali che consentano di sfruttare tutte le potenzialità delle aziende che già vi operano. Tali società debbono essere in grado di elaborare strategie virtuose capaci di produrre benessere, anche economico, alla cittadinanza nella massima trasparenza e nell’obiettivo comune di una gestione ambientale oculata e rigorosa. Ciò si ottiene investendo gli utili in azienda o in diminuzioni tariffarie, promuovendo su tutta la provincia la raccolta differenziata porta a porta con metodo spinto con utilizzo degli ecocentri, anche nel Comune di Verona, e favorendo l’insediamento di impianti che consentano di valorizzare completamente il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti al fine di non rendere necessaria la costruzione di nuovi inceneritori.
- TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: da anni assistiamo allo scadimento del servizio di trasporto pubblico locale offerto al nostro territorio. Nel contempo, permangono situazioni di evidente spreco di risorse pubbliche tra cui citiamo solo la più emblematica, il persistere di tre società dedicate ovvero ATV, partecipata da AMT e APTV, società che moltiplicano incarichi e costi fissi senza creare sinergie. Si propone di sopprimere da subito AMT e APTV, con partecipazione diretta al capitale di ATV da parte degli Enti Pubblici, l'integrazione, la razionalizzazione ed il rafforzamento delle linee, la diminuzione del costo del trasporto pubblico per rilanciarne l'utilizzo diffuso e alleggerire il traffico veicolare.
- AEREOPORTO: la pesantissima situazione patrimoniale attuale non può essere affrontata dai soci rimuovendone le ragioni di fondo o scaricando sui singoli individui l’incapacità di visione strategica e l’acquiescenza alle scelte del management dimostrate. L’individuazione del piano industriale e di uscita dalla crisi attuale devono basarsi da un lato sul mantenimento delle radici locali di una struttura fondamentale per il territorio, sulla valorizzazione del tradizionale bacino territoriale che comprende, oltre a Verona, il lago di Garda, l’asta del Brennero, i territori mantovano e bresciano, e dall’altro sulla apertura del capitale a partnership industriali.
- FIERA: l’apertura del capitale a soggetti privati, pur trovando originaria motivazione nella necessità del Comune di Verona di “fare cassa”, può favorire l’individuazione di un progetto di consolidamento e crescita della società, che deve puntare allo sviluppo di manifestazioni proprie che consentano di aumentare il tasso di utilizzazione delle infrastrutture e “proteggano” dal rischio di “scippo” delle manifestazioni. In questo senso è fondamentale la capacità della società di individuare tempestivamente le possibili linee strategiche dei potenziali nuovi mercati.
- ACQUA: Rispetto alla situazione giuridica che si è venuta a determinare per la gestione dell'intero ciclo dell'acqua, la Provincia veronese presenta situazioni non uniformi, con la permanenza in vita di alcune esperienze di gestione locale rispetto alla scelta del consorzio che ha dato origine alla nascita di Acque Veronesi Scarl, che si occupa del servizio nella stragrande maggioranza del territorio provinciale. In questo quadro è doveroso ricordare che ci sono ancora comuni privi di rete fognaria o acquedotti con perdite di rete elevate. Il momento di crisi in cui versa il paese può determinare anche un aumento dei costi di gestione, ciò nonostante è indispensabile intensificare gli investimenti per garantire a tutti i cittadini il diritto all'accesso sicuro all'acqua.
-AGEC - attribuirgli funzioni non proprie con ingente esposizione finanziaria ha indebolito la situazione economica dell'azienda che fatica ora a mantenere in stato di efficienza la sua attività principale, gli edifici esistenti necessitano di urgenti investimenti per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica. Inoltre il regolamento sulle assegnazioni degli alloggi viene utilizzato anche per propaganda politica invece che per rispondere alle esigenze della fasce più deboli della popolazione, in questo serve armonizzazione a livello almeno della Provincia al fine di tutelare il diritto alla casa.
3) Alcune "regole del gioco" finalizzate alla trasparenza ed alla partecipazione e controllo da parte dei cittadini
- nomine: proposte da singoli cittadini, invio curriculum via internet, pubblicazione delle decisioni con relative motivazioni comparative; - società di secondo livello: componenti dei consigli di amministrazione scelti dal livello superiore con compenso omnicomprensivo e manager della controllante, pubblicazione del bilancio delle società di secondo livello nel sito della controllante; - introduzione di un codice etico che regolamenti i conflitti di interesse e le incompatibilità; - rappresentanza delle minoranze negli organismi di controllo; - raccolta e pubblicizzazione da parte dei soggetti erogatori, anche in collaborazione con le associazioni dei consumatori, di indicatori di risultato e prestazioni che consentano ai cittadini la valutazione, anche in termini comparativi, dell'efficienza aziendale e della qualità dei servizi forniti, cosi da introdurre le migliori pratiche nell’azienda.

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